La manifestazione
Sciopero mezzi pubblici, in Puglia fermi i lavoratori leccesi di Sgm. In Basilicata adesioni al 90%
Filt Cgil, 'pochi disagi, servizio garantito dagli interinali'
BARI - Sono diverse le città coinvolte dalla protesta nazionale di 24 ore del personale del Tpl dalle sigle sindacali Cub trasporti, Sgb, Cobas lavoro privato, Adl Cobas e Faisa Confail. La richiesta: un aumento salariale di 300 euro e la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali. A Roma, sulla linea della metro A, chiuse alcune fermate. A Milano le linee metropolitane sono in "regolare servizio", dichiara Atm. A Napoli pochi disagi, qualche problema invece a Venezia.
In Puglia ha interessato solo la città di Lecce lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, indetto per la giornata di oggi. Nel capoluogo salentino l'agitazione ha interessato il personale della società Sgm, che ha incrociato le braccia questa mattina dalle 9.30 alle 12.30 e si fermerà per altre tre ore nel pomeriggio, a conclusione del turno delle officine. Lo sciopero in questo caso è stato proclamato da Uil trasporti, Filt Cgil e Ugl e ha interessato il 95% dei dipendenti.
I disagi sono però stati molto ridotti, da sapere Filt Cgil, "perché l’azienda ha coperto i turni con un alto numero di lavoratori interinali. Il servizio è stato quindi quasi completamente rispettato». L’agitazione, prosegue il sindacato, segue «una contrattazione che sta andando avanti da mesi sul secondo livello. Le posizioni dell’azienda si sono irrigidite e così, dopo una serie di incontri, si è arrivati a questa decisione».
Ha fatto registrare un’adesione tra il 70 e il 90 per cento lo sciopero nei servizi di trasporto pubblico di 24 ore degli autoferrotranvieri proclamato oggi, anche in Basilicata, da Filt-Cgil e Fit-Cisl: lo si è appreso da fonti sindacali.