Ambiente
Il Salento si conferma terra di tartarughe: record di 22 nidi
Le uova sono monitorate dai volontari del Crtm di Calimera. La maggior parte delle deposizioni a Ugento, l'area più idonea in tutta la provincia di Lecce. A breve la schiusa
LECCE - Il Salento si conferma terra di tartarughe marine e il numero di nidi di quest'anno fa già gridare al record.
Si è appena concluso, salvo ulteriori sorprese, il periodo delle deposizioni per le tartarughe marine. È durato dalla fine di giugno ai primi giorni di agosto registrando numeri incredibilmente alti e, a detta degli esperti, sarà un anno da ricordare.
Quest’anno, grazie all’importante lavoro di monitoraggio degli operatori e volontari del Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera, sono stati individuati e messi in sicurezza un totale di 22 nidi. La maggior parte sono stati rinvenuti sul litorale di Ugento, di cui ben 6 nel Campeggio Riva Di Ugento.
«La spiaggia del Campeggio - sottolineano dal Crtm di Calimera - è da considerarsi l’area più idonea su tutta la Provincia di Lecce per le deposizioni delle tartarughe marine grazie alla sua conformazione, all’assenza di fattori di disturbo notturno (inquinamento acustico e luminoso) e grazie al fatto che ha conservato le sue caratteristiche naturali (dune in ottime condizioni e profondità di spiaggia importante); di fatto il campeggio e tutto il litorale di Ugento si trovano all’interno del Parco Naturale Regionale "Litorale di Ugento"». Trovandosi in una posizione logistica strategica «e avendo già da un po’ di anni un’importante collaborazione con il nostro Centro, il campeggio sarà utilizzato come nostra base logistica per la gestione delle nidificazioni 2023».
A brevissimo inizieranno le schiuse 2023: le alte temperature registrate quest’anno, hanno accelerato i tempi di incubazione e hanno permesso alle piccole tartarughe di svilupparsi prima, ora non resta che aspettare.