L'incontro

Antonio Conte «turista» a Lecce per bere al bar un caffè con gli amici

Toti Bellone

Traffico bloccato dagli automobilisti che hanno rallentato la corsa per sincerarsi che fosse proprio lui

LECCE - Anche se è leccese purosangue, perché a Lecce, nel centro storico, è nato 54 anni fa compiuti solo ieri, 31 luglio, nel capoluogo salentino, si vede di rado. Antonio Conte, sino a poco tempo fa allenatore della squadra di calcio inglese del Tottenham, questa mattina ha involontariamente bloccato il traffico della centralissima via Oberdan, a due passi da piazza Mazzini.

Per sincerarsi che fosse proprio lui, gli automobilisti hanno rallentato la corsa, ed i pedoni si sono fermati per uno scatto col cellulare.

L’ex commissario tecnico della Nazionale, e da giocatore, vicecampione del Mondo e d’Europa, in compagnia di amici, era seduto ai tavolini del bar “La vetta dello spritz”, uno dei più alla moda della città.

In bermuda e maglietta blu, nemmeno si trovasse a bordo campo, indossava pure l’immancabile cappello, anch’esso blu.

A “La vetta”, Conte, cresciuto nelle “giovanili” del Lecce, la squadra che prima del grande salto alla Juventus gli ha regalato pure l’esordio in Serie A, si è intrattenuto per quasi mezz’ora ed ha bevuto solo un caffè deca. Dopodiché, ha salutato ed è andato via, forse per raggiungere Spiaggiabella, la marina leccese di sabbia finissima il cui mare a tratti è gelido per l’apporto d’acqua dolce delle sorgenti del vicino fiume Idume, dove da ragazzo faceva il bagno in compagnia degli amici e del fratello Gianluca, oggi suo match analyst ed assistete tecnico.

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