Nel Salento
Castro, nuovi scavi archeologici alla ricerca della testa della dea Atena
I lavori interesseranno la grande colmata al fine di evidenziare anche le mura perimetrali dal lato della porta Est
CASTRO - Riprendono gli scavi archeologici in località “Capanne” della città alta con l’obiettivo di far venire alla luce la testa della dea Atena. Come si ricorderà lo scorso anno venne fuori dagli scavi la parte bassa della statua colossale di Atena, che fa bella mostra dopo il restauro, nel museo del Castello. «Senza dubbio - afferma Alberto Capraro, vice sindaco e assessore alla Cultura e Turismo - questo reperto sta contribuendo al record di presenze del museo registrato in questi mesi. Quanto alla campagna di scavi, come per le precedenti, anche in questo caso è stata attivata una concessione triennale al Comune attraverso il Ministero della Cultura e la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Brindisi e Lecce».
Le attività di ricerca sul sito sono eseguite dal team di archeologi ed operatori dell’Associazione “Atena” guidati da Amedeo Galati sotto la direzione scientifica del professore Francesco D’Andria.
I lavori interesseranno la grande colmata al fine di evidenziare anche le mura perimetrali dal lato della porta Est. Come è noto il sito archeologico si sviluppa sull’acropoli a due passi dalla cattedrale dell’Annunziata, un’area dalle antiche costruzioni povere e improvvisate, da qui la denominazione di “Capanne”, che oggi rappresenta un patrimonio inestimabile dal punto di vista storico, architettonico e turistico. L’altezza dello scavo si sviluppa su circa 8 metri rispetto alla sede stradale sovrastante di via Mameli e gli esperti archeologi spesso hanno confermato nel comparto l’esistenza di una porta di accesso all’acropoli messapica. I vari strati di conci ciclopici testimoniano la vita di quei popoli i cui blocchi furono poi riutilizzati successivamente dai romani per fortificare la città. Anche il sindaco Luigi Fersini è ottimista che la ripresa degli scavi continuerà a restituire nuove scoperte che daranno sempre più impulso alla cultura del territorio e che richiamerà numerosi visitatori.