Vacanze pasquali
Pasqua, valigia pronta e ai leccesi piace l’Oriente
Riprendono le partenze. Preferite soprattutto le città d’arte italiane. C’è voglia di viaggiare ma anche grande attenzione al budget
LECCE - Il periodo pasquale chiama le partenze. In prevalenza Italia, ma anche l’estero tra le scelte dei leccesi. Specie l’Oriente e le destinazioni di mare più vicine, Canarie o il Mar Rosso. Poi anche il ritorno delle crociere e le capitali europee. Più in generale, c’è la voglia di un week-end fuori porta come onda lunga – e contraltare - del periodo di chiusura dovuto al Covid.
La ripresa post-pandemia passa dunque anche dalle vacanze di Pasqua. Caduta in bassa stagione, in quest’annata, ma non per questo a secco di partenze. Come conferma la moderata soddisfazione delle associazioni di categoria. «Abbiamo avuto diverse prenotazioni, anche se a Pasqua - afferma Giovanni Serafino, presidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce - non si fanno viaggi lunghi come d’estate. Molte prenotazioni riguardano l’Italia, specie le città d’arte che sono quasi tutte al completo. Qualche week-end nelle città europee, in particolare nelle capitali: Londra è tra queste, nonostante il problema del passaporto. Poi - continua - a Pasqua si conferma come scelta tipica la crociera, ma anche le destinazioni di mare vicine, come il Mar Rosso e Sharm el-Sheikh. La gente vuole fare i primi bagni. C’è una generale ripresa delle partenze dei leccesi, non stiamo scoppiando ma siamo soddisfatti. Sono viaggi per lo più di medio raggio. Però la gente comincia a pensare alla vacanza, anche se con grande attenzione al budget».
Molta Italia, ma anche estero, dunque, come precisa Sergio Mandurino, della sezione Turismo di Confindustria. «Dopo le chiusure degli anni passati c’è abbastanza voglia di viaggiare e si va un po’ ovunque. Principalmente nei posti come il Mar Rosso, sia nelle località di Sharm el-Sheikh che di Marsa Alam. C’è anche molta richiesta di crociera sul Nilo, un prodotto che rientra dopo diversi anni, dopo un’assenza dovuta sia alla pandemia sia per problemi politici in Egitto. C’è anche molta Thailandia, ma anche destinazioni caraibiche come Messico, Santo Domingo e Caraibi. Molte prenotazioni – chiude - interessano anche le capitali europee».
Una tendenza a muoversi e a concedersi quanto negato nel periodo pandemico fotografata anche dalle parole di Stefania Mandurino, del consiglio di presidenza Aidit di Confindustria. «Il post covid – dice Mandurino - ha determinato una riscoperta di tutto ciò che è salubrità, aria aperta, outdoor. Quindi sta crescendo il numero delle persone che ci chiede percorsi a piedi e in bici, sia Santiago di Compostela, sia piccoli percorsi qui in Italia. È un effetto del dopo pandemia. Sono tanti i gruppi di leccesi che amano visitare l’Italia, scoprendo piccoli borghi, ma anche città d’arte magari con spettacoli e mostre da visitare. C’è anche questo tematismo dei beni culturali, come mostre, percorsi nelle città e anche il fil rouge dello spettacolo, dell’opera lirica, della prima da andare a vedere. È un desiderio di cultura in qualità e una scelta di sicurezza e salubrità, perché – continua -andare in un piccolo centro è considerato sicuro e tranquillo. C’è questo piacere a vedere cose che prima le persone non sceglievano e che invece a partire dalle finestre che si sono aperte nel periodo del covid, in quei mesi in cui si poteva viaggiare e si viaggiava in Italia, si sono riscoperte. Da qui – chiude - la vacanza fatta di posti tranquilli, sicuri, all’aria aperta. Una scelta che caratterizza anche i leccesi».