criminalità

Tentato omicidio e porto abusivo di armi, arrestato 30enne nel Leccese

Ad ottobre dello scorso anno, ferì il 57enne Doria a Calimera

CALIMERA - E' accusato del tentato omicidio avvenuto il 2 ottobre dello scorso anno a Calimera. Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo di Lecce hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un trentenne già detenuto a Lecce dallo scorso novembre allorquando è stato arrestato poiché trovato in possesso di una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa. La misura odierna è stata emessa dal Gip di Lecce, dottoressa Giulia Proto, su richiesta della Procura della Repubblica di Lecce le cui indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lecce, collaborati dai militari della Compagnia di Lecce, hanno permesso di acclarare gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentato omicidio commesso a Calimera (Le) ai danni del 57enne Giovanni Doria, nonché di porto abusivo di arma clandestina.

Nel corso delle indagini, la probabile dinamica degli eventi è stata completamente ricostruita grazie alle immagini riprese dalle telecamere collocate proprio nelle immediate vicinanze del luogo in cui sono accaduti i fatti. Ricordiamo che gli eventi si svolsero in pieno centro abitato a Calimera, nei pressi di un bar e alla presenza di testimoni che avrebbero visto l'arrivo di un individuo a bordo di un auto, che avrebbe esploso ben quattro colpi di arma da fuoco all'indirizzo di Doria, ferendolo in varie parti del corpo. L'arresto in flagranza di reato dell’odierno indagato, avvenuto invece il 18 novembre 2022, ha consentito agli inquirenti di rinvenire anche la probabile arma del delitto. In particolare, in quella circostanza, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, a seguito di uno specifico servizio nella zona PIP di Surbo, avevano fermato l’uomo a bordo di un'autovettura. L'interessato, all’atto del controllo era in regime di semilibertà, e risultatò evaso dall'istituto penitenziario di Lecce dove non aveva fatto più rientro, rendendosi di fatto irreperibile. Nella circostanza l’uomo, sottoposto a perquisizione sul posto, era stato trovato in possesso di una pistola cal. 7,65 in buono stato d'uso, con matricola abrasa, con caricatore inserito contenente 8 cartucce. L'interessato aveva con sé anche un telefono cellulare nel cui interno era inserita una sim intestata ad un cittadino polacco, che probabilmente si trovava sul luogo del delitto il 2 ottobre 2022. La successiva consulenza tecnica svolta sulla pistola e l'esame balistico, disposti dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno permesso di accertare la probabile coincidenza tra l’arma ritrovata addosso all’odierno arrestato e i bossoli delle cartucce rinvenuti la sera del 2 ottobre per ferire quasi mortalmente il Doria. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la compiuta responsabilità degli indagati sarà accertata solo con eventuale sentenza irrevocabile di condanna.

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