scuola
Università, Link Lecce reclama un piano strutturale adeguato che parta dalla sicurezza degli edifici
Il sindacato ha lanciato la campagna autunnale "Diritti a bordo"
LECCE - Oggi 27 ottobre, il sindacato studentesco Link Lecce ha lanciato la campagna autunnale "Diritti a bordo", sentendo la necessità di fare avanzamenti su tematiche che vanno dal diritto allo studio universitario ai diritti sociali, partendo dalle esigenze primarie della comunità studentesca dell’Ateneo leccese. “Crediamo che dopo un periodo complesso come quello pandemico, avremmo potuto osservare dei progressi all'interno della nostra università, ma come sindacato studentesco ci ritroviamo ancora una volta a denunciare le problematiche da mesi irrisolte: pochi giorni dopo il crollo di un edificio universitario a Cagliari, reclamiamo un piano strutturale adeguato che parta dalla sicurezza degli edifici universitari”, dichiara Laura Perrone, coordinatrice di Link Lecce.
“Non tutti gli spazi all'interno del nostro ateneo sono adeguati per poter permettere ad uno studente o ad una studentessa di poter studiare nel migliore dei modi, assistiamo ancora al sovraffollamento delle aule e all'annullamento di lezioni a causa di esso in diversi Dipartimenti. Viste le prospettive all'alba del nuovo governo, come Sindacato studentesco Link Lecce, non vogliamo che gli studenti universitari siano lasciati ai margini delle agende politiche, crediamo che sia fondamentale mobilitarci e compiere azioni affinché nessuno venga lasciato indietro all'interno del nostro Ateneo. Le necessità della componente studentesca devono essere ora più che mai una priorità del governo”
“In seguito alle garanzie date dall'amministrazione e dall'ente Adisu in merito al diritto allo studio, alla copertura totale delle borse di studio e al doppio pasto, ancora oggi le residenze non risultano essere uno spazio sicuro al 100%;” - Dichiara Margherita Coccioli, Consigliera di Amministrazione Adisu - “post pandemia sarebbe stato opportuno riuscire a superare le criticità che da anni poniamo sul trasporto pubblico, ma così non è stato.”