Personaggi

Daniela Vantaggiato, la bella influencer in chiave tutta salentina

Fabiana Pacella

Oltre 130mila follower per la modella e imprenditrice: eccone un ritratto a tutto tondo

Boombastica, conturbante, social da 130mila follower cita Marilyn per dire alle donne che “voi che pensate di essere grasse perché non portate la taglia zero: siete belle! È la società che è brutta”.

Daniela Vantaggiato, salentina da genitori di Leverano e Salice, appare ed è esattamente seguendo gli algoritmi di Instagram e le leggi della vita (meno matematiche, più implacabili), a seconda.

“Facciamo vedere ciò che vogliamo – mi dice -, ma poi ci sono il privato, gli affetti, i giorni no, i sentimenti, le cadute”.

Su Ig sprizza (punto) vita e sensualità e dispensa consigli di bellezza, abile domatrice dei moti ondivaghi e imprevedibili della rete. Modalità off line però, dimenticare la bonona tutta davanzale e tacchi a spillo please, perché nella realtà, dove si comunica parlandosi e guardandosi negli occhi, Daniela è una che ha studiato, si è formata, ha investito sull’artigianato scommettendo di rimanere nel Salento e soprattutto si rivede bruttina, grassottella e insicura.

“Fino a quando sono diventata una modella curvy e ho scoperto che la bellezza non è questione di taglie ma di approccio e tutte le donne possono sentirsi belle ben oltre la taglia 38”.

Oggi la Vantaggiato cavalca la crisi in atto e porta avanti un’idea imprenditoriale coraggiosa poiché nata proprio durante la pandemia e si fa portavoce viva della filosofia body positive producendo costumi da bagno dalla xs alla xxl per tutte ma proprio tutte le donne puntando sull’artigianato del tessiole made in Salento.

Niente accade per caso, sul suo commino. Like e post compresi.

“Ho studiato a Roma economia del settore tessile e abbigliamento, volevo una formazione economico-manageriale. I costumi vengono fuori perché tanti anni fa, il mondo taglie forti era un mercato chiuso, stretto, limitato e oltre la 48 era un problema, non potevi scegliere cose belle da indossare. Un giorno mi chiamano come modella curvy da Milano e mi si è aperto un mondo che all’epoca era pronto a esplodere”.

Proprio come le sue curve, e le sue doti imprenditoriali.

“Le aziende iniziavano a cercare il tratto mediterraneo e ho capito che era il momento di fare qualcosa per le donne belle a tutti i livelli, glamour con la small e la extra large. Ho una casa a Pescoluse e in quella villa mi sono detta: facciamo una linea mare per donne, ed è nato il brand che ha il nome della via di casa”.

Poi il Covid e un botto di lavoro da fare e da pubblicizzare. Ma per quello sono bastati i social.

“Non ho acquistato follower come suppone qualche male lingua, faccio trasmissioni tv, sono nota ed egocentrica quanto basta e sono ingredienti importanti per incrementare il traffico sul web”.

Anche per mandare in tilt queollo veicolare, se qualcuno la nota per strada. Ma questa è un’altra storia…

Come si sono conciliate voglia di fare e stop da pandemia?

“Intestardendosi. Sono una ragazza normale che si è creato un lavoro. I pugliesi sono artigiani, sarti, ricamatori, creatori, abbiamo risorse e ho deciso di insistere. 14 cm di tessuto devono andare su un corpo di donna, e sappiamo quali siano le nostre fisime e paure. Il mio lavoro è questo, coordinare fornitori di tessuto, sarte, ricamatrici, clienti, laboratori, modelliste, e-commerce, grafica. Si prova il costume finito, si tolgono difetti, si sistema ancora. Basti pensare che per la sgambatura del gluteo ci sono almeno 15 modelli di slip diversi”.

Temeraria e vincente. Rock e romantica. E soprattutto pronta a volare oltre, alla volta della Dubai Fashion Week.

Chi è dunque, Daniela? “Io sono quello che creo”.

Fate vobis.

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