Il caso

Lecce, ecco il nuovo Palagiustizia, un progetto da 137 milioni

Linda Cappello

La complessità dell'opera cozza contro i fondi a disposizione: appena 70 milioni di euro

LECCE - Spazi verdi, aule grandi, uffici più che spaziosi. Sulla carta la nuova Cittadella della Giustizia sembra un'opera faraonica. Anche in considerazioni dei costi messi in preventivo per la sua realizzazione: ben 317 milioni di euro.Una somma giudicata decisamente troppo alta, in confronto ai 70 milioni di euro stanziati dal Ministero.

Ieri mattina i vertici della ditta «Archiliving» di Torino - aggiudicataria della gara d’appalto - e dell'agenzia del Demanio hanno presentato un primo studio propedeutico alla progettazione e alla fattibilità dell'opera. Lo hanno fatto nell'aula magna di Palazzo di Giustizia, alla presenza del sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, del presidente della Corte d'Appello Lanfranco Vetrone, del procuratore generale Antonio Maruccia, del presidente del Tribunale Roberto Tanisi, il giudice Massimo Orlando in rappresentanza del ministero. E ancora: intorno al tavolo anche il consulente tecnico del settore logistica del Tribunale, l'ingegnere Ippazio Morciano, il presidente dell’Ordine degli avvocati Antonio De Mauro e il sindaco di Lecce Carlo Salvemini.

Un progetto ambizioso, senza dubbio, a detta di chi ieri ha ascoltato la voce degli esperti. Ma che non convince del tutto: «Con questi costi è evidente che non si potrà realizzare - chiosa Sisto - se la cifra dovesse essere questa bisognerà trovare delle soluzioni alternative».

Secondo l'Agenzia del Demanio, l’intervento si propone di dare una razionale risposta al fabbisogno di luoghi organizzati e interconnessi per garantire un livello di servizio assolutamente rispondente alle esigenze di tutti gli operatori della giustizia, sia interni che esterni all'Amministrazione giudiziaria. «La criticità da superare riguarda l'attuale stato logistico degli uffici giudiziari di Lecce - si legge in una nota dell’Agenzia del Demanio - attualmente dislocati in diverse sedi sparse sul territorio comunale. Tale situazione comporta disfunzioni dal punto di vista organizzativo e forti disagi per i fruitori principali, anche in ragione della inadeguatezza degli immobili alle esigenze dell’apparato giustizia del distretto di Lecce».

L’iniziativa del Parco della Giustizia assume quindi una grande rilevanza dal punto di vista dell'interesse collettivo dell'opera, in termini di risoluzione del problema logistico che interessa la giustizia a Lecce, e di restituzione al territorio comunale di un’area riqualificata nel segno della qualità e della sostenibilità ambientale. Aspetti che fanno dell’offerta di un’ampia zona destinata a verde, che peraltro presenta al proprio interno una componente di grande valore paesaggistico ovvero una cavità carsica, elemento del tutto caratterizzante l’intero progetto, come si è voluto rendere evidente già nella scelta della denominazione. Il Parco della Giustizia di Lecce - conclude la nota - si propone in misura prioritaria di garantire alla città un’importante area verde in sostituzione di un’area degradata, e quello di restituire dignità e funzionalità al sistema-giustizia che rappresenta uno degli elementi materiali e simbolici focali nella vita dei cittadini».

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/lecce/1334364/lecce-315milioni-di-euro-per-il-parco-della-giustizia-progetto-irrealizzabile.html

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