Il caso in Salento

Noemi Durini uccisa dal fidanzato: archiviate le indagini sui genitori del killer

Redazione online

Per il gip non ci sono elementi per comprovare il loro coinvolgimento

LECCE - Non ci sono elementi sufficienti a comprovare il loro coinvolgimento nella sottrazione e occultamento del cadavere: per questo il gip Alessandra Sermarini ha notificato l’archiviazione delle indagini a carico di Biagio Marzo e Rocchina Rizzelli, i genitori di Lucio Marzo, l'assassino reo confesso della sua fidanzata Noemi Durini, la sedicenne uccisa e sepolta ancora in vita sotto un cumulo di pietre il 3 settembre 2017, in una campagna di Castrignano del Capo (Lecce). Il giovane, oggi 20enne, è stato condannato a 18 anni e 8 mesi di reclusione per l’omicidio compiuto quando aveva 17 anni. Imma Rizzo, la madre di Noemi, attraverso il proprio legale difensore Claudia Sorrenti si era opposta per la seconda volta alla richiesta di archiviazione avanzata dal pm Donatin Buffelli.

«Siamo molto amareggiati - commenta Claudia Sorrenti dell’associazione Doppia Difesa - perché l’elemento che avevamo messo in evidenza - una presunta impronta di sangue sull'auto dei genitori di Lucio - ritenevamo fosse importante per approfondire tutti gli aspetti su questo episodio gravissimo. Siamo al lavoro per valutare tutto ciò che ci può permettere una richiesta di riapertura delle indagini». 

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