L'iniziativa
Il miracolo del vigneto sul Castello: Copertino prepara la vendemmia rara
Ieri la potatura dei ceppi piantati per le «bollicine» da Negramaro. Ricavato in beneficenza
LECCE - Dal Vigneto sul Castello arriveranno le prime bollicine di Negramaro che saranno battute all’asta il cui ricavato sarà destinato alla valorizzazione del territorio. Si è svolta ieri, lungo i camminamenti della 500esca muraglia del castello di Copertino, la simbolica potatura dei cento ceppi di Negramaro Cannellino messo a dimora nel 2014 e frutto di un progetto unico al mondo nato dalla collaborazione tra la storica cantina Cupertinum e la Soprintendenza. Madrina dell’evento Floriana Bertelli giornalista Rai, che ha potato i primi ceppi insieme a Pietro Copani direttore del castello, all’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi e Francesco Trono, presidente della Cupertinum. Un evento simbolico, dicevamo, ma soprattutto di rinnovamento all’interno di circuito virtuoso territoriale e planetario tra produzione di qualità, cultura e turismo. «La potatura è un rito di passaggio in attesa della vendemmia – ha dichiarato il presidente Trono - che permetterà di produrre le prime ‘bollicine’ di Negroamaro che verranno battute all’asta e il ricavato servirà a sostenere un progetto di valorizzazione del territorio copertinese». «Tutti quelli a cui racconto del Vigneto sul Castello rimangono sorpresi e affascinati» – è stato il commento della giornalista. «In un primo momento qualcuno è dubbioso perché pensa ad una trovata pubblicitaria, dubbio che si scioglie quando si motiva il progetto con riferimenti storici, culturali e colturali». Nei giardini pensili del maniero c’è sempre stata la presenza di alberelli di agrumi e rigogliosi pergolati. Se ne ha testimonianza in un lettera del 1873 di Angelo Granito di Belmonte alla futura moglie Adelaide Serra di Corsano con la quale la invitava a godere delle «naturali meraviglie del castello [...] le terrazze con i suoi giardini che colà si distendono rigogliosi...»