L'incidente

Cutrofiano, bomba contro l'auto di una donna: villa sventrata da un’esplosione

Valentina Murrieri

L’immobile, disabitato, di recente era stato messo all’asta

LECCE - Due esplosioni nelle ultime ore: colpita un’auto a Galatone e demolita una villetta a Cutrofiano. Nel primo comune, un attentato con un ordigno. Ignoti piazzano un petardo di grosse dimensioni sotto la vettura intestata a una donna: lievi i danni provocati alla carrozzeria e a un vetro. Si indaga per risalire all’autore della grave intimidazione avvenuta giovedì, intorno alle 22, in via Alceste Colitta. In tanti erano ancora in giro, nonostante il “coprifuoco” quando è stato udito il boato. Era stata colpita la Citroen C3 di una casalinga 52enne e in uso anche al marito, un commerciante ambulante. Entrambi sono incensurati e non hanno mai avuto problema alcuno con la giustizia. I sospetti degli inquirenti, sul posto assieme ai pompieri del distaccamento di Gallipoli, si sono concentrati su un probabile errore di persona. I rilievi sono stati infatti eseguiti alla presenza dei carabinieri della stazione locale e dei colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia gallipolina. Dopo aver messo in sicurezza l’isolato, per scongiurare la possibilità di eventuali, altre esplosioni, sono partiti i sopralluoghi. A provocare l’episodio una bomba carta a basso potenziale. Fortunatamente, non sono state registrate conseguenze ai passanti, né sugli altri veicoli parcheggiati. Immediato il recupero delle telecamere installate nei paraggi, dalle quali i militari sperano di poter ricavare filmati utili. Alla fine del mese di giugno, a pochi metri di distanza, un raid incendiario ai danni della vettura di un giovane artigiano. Si trattava della Skoda Octavia intestata a un ragazzo che lavora il ferro vecchio.
Poco dopo, intorno alle 2, un boato anche nelle campagne tra Cutrofiano e Galatina. Qualcuno ha raso al suolo una villetta facendo esplodere una bombola. L’onda d’urto della deflagrazione, avvenuta in Contrada Belladonna nella notte fra giovedì e venerdì, ha demolito un edificio fortunatamente disabitato. Si tratta di un immobile intestato a un fruttivendolo della zona, di 63 anni e, una ventina di giorni addietro, messo in vendita all’asta per un’insolvenza con un istituto bancario. Oltre al contenitore metallico esploso, sul posto ne è stato rinvenuto anche un altro, intatto. Nessun dubbio sul dolo, dunque. I danni sono ingenti: si aggirano attorno a svariate centinaia di migliaia di euro. La casa è stata infatti sventrata dall’interno e non sono rimaste che macerie. Tanto che, in un primo momento, i vigili del fuoco del distaccamento di Maglie sono intervenuti assieme ai colleghi delle Unità cinofile. Si è temuto che sotto i calcinacci potesse esserci qualcuno. Ai rilievi hanno preso parte anche gli agenti di polizia del commissariato galatinese, guidato dal vicequestore Giovanni Bono, nelle cui mani sono ora le indagini. 

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