Il tribunale di Potenza

Favori in cambio di sesso, condannato a nove anni ex pm di Lecce e a 5 anni dg Asl

Redazione online

Arrestato nel 2018, interdetto in perpetuo dai pubblici uffici

LECCE - Il Tribunale di Potenza ha condannato a nove di anni di reclusione l’ex pm di Lecce Emilio Arnesano, che il 6 dicembre 2018 fu arrestato con l’accusa di aver aggiustato alcuni procedimenti giudiziari e di aver fatto favori in cambio di benefici e rapporti sessuali. Arnesano - che era stato sospeso dal CSM nel gennaio 2019 - è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici ed è stato dichiarato «in stato di interdizione legale durante l’esecuzione della pena». 

Nell’ambito dello stesso procedimento l’avvocata Manuela Carbone è stata condannata a un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa). Con la sentenza emessa dal presidente del Collegio B della sezione penale del Tribunale di Potenza, è stata confiscata anche una barca di 12 metri che era stata sequestrata ad Arnesano nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, competente sui magistrati salentini.

Carlo Siciliano, dirigente dell’Asl di Lecce, è stato condannato dal Tribunale di Potenza a cinque anni di reclusione nell’ambito del procedimento in cui è imputato anche l’ex pm di Lecce Emilio Arnesano, accusato di aver aggiustato alcuni procedimenti giudiziari e di aver fatto favori in cambio di benefici e rapporti sessuali.
E’ stato invece condannato a tre anni e otto mesi di reclusione un altro dirigente dell’Asl di Lecce, Ottavio Naracci. Sia Siciliano sia Naracci sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici.
Con la sentenza emessa stamani dal Tribunale del capoluogo lucano, sono stati invece assolti Giuseppe Rollo (primario del reparto di Ortopedia dell’ospedale Fazzi di Lecce) e gli avvocati Augusto Conte, Mario Salvatore Ciardo e Federica Nestola.

IL COMMENTO DEI LEGALI - “In questi casi si spendono parole banali ma vere: rispettiamo la decisione del tribunale, prendiamo atto, senza esultare, delle cinque assoluzioni, restiamo convinti delle nostre ragioni. Arnesano non è un corrotto. Confidiamo di dimostrarlo definitivamente nel prosieguo del processo”, commentano i legali di Arnesano Luigi Covella e Luigi Corvaglia.

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