Università
Unisalento, l'Ateneo è attrattivo: cresce del 7 % il numero delle matricole
«Si punta sui settori con un trend positivo dal punto di vista occupazionale»
«C’è un significativo aumento delle immatricolazioni. Un dato che riflette la crescita dell’appeal del nostro Ateneo e che rivela la capacità di trovare riscontro nei giovani sia per quanto riguarda la qualità e la ricchezza dell’offerta formativa, sia per la capacità di farsi tramite fra il mondo della formazione e quello del lavoro». UniSalento spinge sull’acceleratore ed incassa un incremento del 7,1% delle immatricolazioni, con 4.606 iscritti paganti (suscettibile di ulteriore incremento nelle prossime settimane con il perfezionamento delle iscrizioni in corso). Si tratta della crescita più alta che si registra negli ultimi 10 anni, certamente frutto delle strategie rilanciate dal rettore Fabio Pollice che ieri mattina, in videoconferenza, ha illustrato trend e progetti con i quali l’Ateneo mira a radicarsi ancor più nel territorio ma puntando a rafforzare l’orizzonte internazionale e a consolidarsi nello scenario italiano come riferimento d’eccellenza. «Siamo cresciuti - ha ribadito Pollice - anche perché è migliorata l’attività di orientamento, per effetto dell’azione incrociata delle diverse deleghe che hanno operato in sinergia con l’area delle risorse digitali. La situazione emergenziale ci ha indotto a trasferire in remoto gran parte dell’attività di orientamento, e questo ci ha permesso di arrivare in moltissime scuole delineando nei dettagli i corsi di laurea anche con incontri diretti. È stato portato avanti così un progetto di orientamento mirato sui singoli studenti».
INGEGNERIA BIOMEDICA - Uno straordinario exploit registra in esordio il nuovo corso di Ingegneria biomedica. «Attualmente risultano iscritti 177 studenti - ha fatto sapere Pollice - il che è un dato eccezionale. Questo vuol dire che la capacità attrattiva è connessa alla ridefinizione dell’offerta formativa che risponde alle prospettive di lavoro. Abbiamo cercato di puntare su quei settori in cui leggevamo un trend positivo dal punto di vista occupazionale. Ecco perché abbiamo legato il corso al progetto di creazione del “Salento biomedical district”, un’attività parallela che stiamo portando avanti come Ateneo. Progettare un percorso formativo funzionale allo sviluppo del sistema economico spesso non basta. Dobbiamo essere noi stessi promotori di quel sistema».
MEDICINA- «I posti per Medicina sul territorio regionale sono sottodimensionati del 20% - ha ricordato il rettore - per cui l’apertura a Lecce non significherebbe fare concorrenza agli altri Atenei, ma anzi lavorare per la crescita complessiva del sistema. Il nostro sarebbe inoltre un corso Med-Tec, cioè con l’in - tegrazione di competenze mediche e ingegneristiche, una particolarità con precedenti di grande successo nel Nord Italia. Registriamo già ottimi riscontri a livello istituzionale e imprenditoriale, per cui continueremo a impegnarci in questa direzione sperando che il progetto trovi approvazione a livello nazionale. Stiamo lavorando, inoltre, all’attivazione di un corso di laurea magistrale in Scienze della cooperazione, che sarà il frutto della collaborazione con le basi Onu di Brindisi Ungsc e Unhrd». Anche i prossimi anni, spiega Pollice, dovranno servire a migliorare quell’azione di orientamento che si è rivelata strategica. «Occorre stringere rapporti sempre più stretti e interdipendenti con le scuole. Il progetto “Uni - scuola” mira a creare dei laboratori dell’Università per fidelizzare gli studenti e fargli conoscere il mondo della ricerca».
«APP» UNIVERSITÀ - «L’innovazio - ne è decisiva nella competizione a livello universitario. Per questo - spiega Pollice - ci siamo dotati di una tecnologia assolutamente all’avanguardia che consente di creare un’interazione rapida ed efficace con gli studenti che intendono iscriversi alla nostra Università o che vogliono valutare la nostra offerta formativa, con la possibilità di essere seguiti in tutta la fase di iscrizione». Il professor Il professor Luigi Patrono, Delegato alle Tecnologie digitali, ha dettagliato le caratteristiche dell’app “UniSalento orienta” che ha l’obiettivo di raggiungere capillarmente soprattutto le matricole e gli studenti delle scuole superiori, usando il «loro linguaggio ». La app, già disponibile per i dispositivi Android e a breve anche per quelli Apple, è stata ottimizzata con il coinvolgimento degli stessi studenti nella fase di test pre pubblicazione, integra anche il servizio di chat online delle segreterie e semplifica l’accesso alle informazioni più importanti per gli studenti: offerta formativa, sedi e servizi. «Tuttavia - ha aggiunto - non possiamo continuare a sviluppare azioni di orientamento limitate al nostro territorio, in preoccupante situazione demografica. Per caratura scientifica e professionale il nostro Ateneo può essere un riferimento per il resto del Paese. Nei prossimi mesi lavoreremo per migliorare l’azione di orientamento a livello extra regionale e internazionale. Allo scopo stiamo portando avanti il progetto “Alunni docenti”, una community learning di “ex studenti” che insegnano in tutta Italia. L’obiettivo è quello di sti- Ateneo attrattivo, cresce del 7 % il numero delle matricole «Si punta sui settori con un trend positivo dal punto di vista occupazionale» IPOTESI MEDICINA Sarebbe un corso Med-Tec con l’integrazione di competenze mediche e ingegneristiche molare ulteriormente le loro capacità di insegnamento e di farne degli ambasciatori presso le loro scuole proponendo l’eccellenza della nostra offerta formativa. Attualmente sono oltre 300 i docenti che hanno già aderito alla rete.
IL CONTESTO ESTERO - Altro progetto è “UniSalento for talents” rivolto agli studenti stranieri, per attrarre studenti dall’estero invertendo un processo che ha visto negli anni una progressiva riduzione degli studenti forestieri. Tra le azioni una “flat tax” che eviti la complessità sul calcolo delle tasse universitarie ed una scuola di italiano per stranieri che sarà la porta di accesso per l’Ateneo salentino. Partirà subito un progetto con il Madagascar con gli studenti malgasci (francofoni) che seguiranno questo nostro corso a distanza».
CORSI E PERFORMANCE - Il Delegato all’Offerta formativa, il professor Attilio Pisanò, ha commentato i dati principali, a cominciare dalla crescita dei corsi per i quali è stato abolito il numero programmato, «una decisione strutturale che porterà benefici anche nei prossimi anni accademici. Non è un caso che tra questi corsi ci siano quelli che hanno avuto i miglior risultati in termini di incremento percentuale: Lingue culture e letterature straniere (43%), Economia e finanza (31%), Management digitale (35%). Consolidati e in crescita, inoltre, alcuni corsi “storici” tra i quali Scienze della Comunicazione (dopo Lingue, la seconda performance in assoluto in termini di crescita), di cui il prossimo anno si celebrerà il ventennale dell’attivazione». Il professor Pisanò ha inoltre sottolineato che le iscrizioni ai corsi a numero programmato, come nel caso dell’area biologica, registreranno una crescita nelle prossime settimane grazie allo scorrimento in atto delle graduatorie, cosa che renderà i dati finali allineati con quelli dello scorso anno.