Nel Salento
Gallipoli, feste da ballo abusive in villa: maxi-sanzione al proprietario
L?intervento della polizia. Chiuso per 5 giorni anche un lido a Baia Verde
Feste da ballo abusive: domenica scorsa, in uno dei lidi di località Baia Verde, sul litorale sud cittadino; la scorsa estate, in una villa situata in aperta campagna in un Comune dell’hinterland gallipolino. Gli organizzatori di tali intrattenimenti sono stati identificati dagli agenti del locale commissariato di polizia di Stato, diretto dal vice questore aggiunto Monica Sammati, e sanzionati.
Nel caso dello stabilimento balneare, è intervenuta la “squadra volante”, dopo che al commissariato era stata segnalata musica ad alto volume. Gli agenti hanno riscontrato la presenza di un dj e un massiccio assembramento di giovani che ballavano. Considerata la pericolosità della situazione, e alla luce della recentissima ordinanza del presidente della Regione Puglia che incrementa l’uso delle mascherine, hanno subito sospeso l’attività d’intrattenimento musicale e di ballo e fatto defluire i l centinaio di giovani presenti, in parte senza le mascherine, indossate solo all’arrivo della “volante”. Il titolare del lido, un gallipolino 50enne, è stato sanzionato con una pena pecuniaria di 400 euro e con la chiusura dell’attività per cinque giorni.
Più complessa l’attività della squadra amministrativa, la cui attività di controllo del territorio ha portato gli agenti ad accertare che nell’anzidetta villa erano organizzate serate danzanti come se fosse una vera e propria discoteca. Infatti, operava un PR, che in mattinata proponeva, soprattutto ai giovani turisti in vacanza in città, una serata d’intrattenimento musicale a bordo piscina con musica, balli, e due drink. Il tutto, al costo di soli 20 euro, compreso il servizio navetta di andata e ritorno da Gallipoli, il cui noleggiatore era compensato dall’organizzatore con 200 euro a sera.
La modica cifra di partecipazione, a fronte di una serata da ballo con tutti i servizi connessi e soprattutto senza il rischio dei controlli anticovid da parte delle forze dell’ordine, aveva reso particolarmente accattivante questa attrazione estiva molto “privata” e clandestina. Le feste erano in conseguenza molto lucrose per l’organizzatore, considerato che vi partecipavano dai 200 ai 400 giovani che si intrattenevano fino all’alba, consumando anche bevande alcoliche in un chiosco dove operava un barman.
Dopo gli approfondimenti di natura amministrativa, i poliziotti hanno comminato all’organizzatore delle feste due sanzioni pecuniarie: una per l’intrattenimento abusivo, il cui ammontare può arrivare fino ai 1.500 euro; l’altra per somministrazione di bevande alcoliche senza autorizzazione, che, in misura ridotta, può essere pari a 5.000 euro.