Sanità

Asl Lecce, bilancio in rosso: c'è una perdita di 19 milioni

Monica Carbotta

Registrato un incremento della spesa per l’acquisto di farmaci

LECCE - Si chiude con una perdita di 19 milioni di euro il bilancio del 2019 della Asl di Lecce. Un significativo incremento della spesa si è registrato per l’acquisto di farmaci, diagnostici in vitro e dispositivi medici. La possibilità di fare i conti in tasca all’azienda sanitaria locale è data dalla pubblicazione nei giorni scorsi della relazione del direttore generale sul Bilancio di esercizio del 2019.

L’incremento di spesa ha interessato prevalentemente, tra le altre, le unità operative del Fazzi di Oncologia, Ematologia ed Oncoematologia Pediatrica. Proprio la spesa maggiore è dovuta all’acquisto di farmaci antineoplastici ed immunomodulatori sia soggetti a registro AIFA che innovativi. I numeri. Un incremento del costo per i consumi di ben 4.373.629 euro rispetto al 2018 è dovuto all’utilizzo di farmaci anche innovativi per il trattamento in ambito oncologico delle neoplasie del polmone, della mammella, o di interesse ematologico. Questi farmaci, si legge sempre nella relazione, hanno «generato delle ricadute positive in termini di sopravvivenza dei pazienti trattati, con conseguente allungamento della durata delle cure, anche rivolte ad utenti provenienti da Asl limitrofe».

In altri ambiti l’utilizzo di farmaci biosimilari, acquistati attraverso la convenzione Innovapuglia, ha consentito invece un contenimento dell’esborso. Intanto analizzando la valutazione dei flussi di spesa farmaceutica (fonte IQVIA), la Asl di Lecce per acquisti diretti registra 174,0 di spesa pro capite, la Puglia 200,6 euro, l’Italia 179,5. In totale la spesa farmaceutica territoriale convenzionata al lordo del ticket è di 123.901.472 euro, per un tetto di spesa di 123.182.629 euro con uno spostamento dello +0,58% pari a 718.843 euro, al di sotto della media regionale che è +0,62%. Lecce per questi valori si colloca al quarto posto dopo Foggia, Brindisi e Bari tra le aziende sanitarie pugliesi con performance migliori. La spesa farmaceutica per acquisti diretti per Lecce ha uno sforamento del 64,24%, la media regionale è pari al 66,93% con punte che superano il 75%. La Asl ha avviato un’attività di controllo, cadenzata anche da incontri periodici, dei medici prescrittori soprattutto per quei farmaci per i quali la Regione ha disposto appropriatezza prescrittiva e contenimento della spesa.

Per il resto gli obiettivi della Asl sono stati orientati ad incrementare il processo di deospedalizzazione dell’assistenza consentito attraverso il potenziamento dell’assistenza territoriale con la prevenzione e la presa in carico precoce delle cronicità. Dinamiche rese necessarie dal lento ed inesorabile invecchiamento della popolazione locale che provoca un adeguamento dell’assistenza. Nel 2019 sono stati effettuati 55.849 ricoveri ordinari e 6.451 ricoveri in day hospital, con una riduzione di 3.504 ricoveri ordinari e 180 in day hospital rispetto al 2018. Il tasso di ospedalizzazione registra una riduzione di 4.62 punti (4.37 per ricoveri ordinari e 0.25 per DH) rispetto all’anno precedente.

Netto incremento di spesa dunque per l’acquisto di prestazioni sociosanitarie pari a +4.047.574 euro. Ma l’incremento di prestazioni per assistenza domiciliare integrata, residenziale per anziani o semiresidenziale per disabili è stato sollecitato dalla Regione, in questi ambiti infatti la Asl aveva registrato performance non soddisfacenti nelle rilevazioni dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Nel 2019 si è speso il 6% in più anche di presidi chirurgici e materiale sanitario, per uno scostamento di 2.132.940,89. Un capitolo di spesa che ha inciso molto è anche quello connesso alle attività di pulizia ed ausiliarato gestito dalla società in house della Asl, conti quasi in pari invece quelli della spesa del personale dipendente.

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