i provvedimenti
Lecce, mobilità post Covid-19, l'assessore De Matteis: «Più spazio a bici e pedoni»
«Abbiamo pensato di integrare al disegno della rete ciclabile anche un progetto parallelo di rete pedonale di qualità, perché chi cammina e chi si muove in carrozzina»
Molto prima che esplodesse l’emergenza Covid-19 la nostra Amministrazione stava già lavorando al completo rinnovamento del sistema della mobilità urbana. Grazie all’impostazione data al lavoro per il PUMS di Lecce da parte del coordinatore scientifico, il professor Domenico Gattuso, si è scelto di agire sia sulla dimensione strategica, con una proiezione di scenario a 10 anni, sia una dimensione operativa, attraverso “misure contingenti” di rapida attuazione in pochi mesi. Non è stato e non è un lavoro facile perché a un certo punto ci siamo resi conto che i piani vigenti e i servizi di cui disponevamo (rete del TPL, sosta, ZTL, piano quadro delle piste ciclabili) andavano ripensati profondamente e non semplicemente migliorati o aggiornati.
Oggi disponiamo di un nuovo Regolamento per le ZTL e le aree pedonali, del nuovo disegno della rete di trasporto pubblico urbano e stiamo per licenziare anche il nuovo piano della sosta. Soprattutto, e qui per rispondere alle tante sollecitazioni giunte in questi giorni, abbiamo definito quella che sarà la nuova Rete di Mobilità Attiva (RMA) della Città di Lecce. Non una rete di emergenza dunque, ma un disegno chiaro di come vorremmo progressivamente dare più spazio e dignità ai pedoni, alle bici e ai nuovi dispositivi di micro-mobilità elettrica che ci aiuteranno a limitare significativamente l’uso dell’auto privata.
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Anche la RMA, come già fatto per il trasporto pubblico urbano, sarà finalmente lineare, chiara e ci consentirà di procedere in maniera più organica, meno episodica, con un programma specifico di cosa fare prima e cosa fare dopo.
Abbiamo pensato di integrare al disegno della rete ciclabile anche un progetto parallelo di rete pedonale di qualità, perché chi cammina e chi si muove in carrozzina, chi si aiuta con un bastone o chi spinge un passeggino deve avere non solo uguale dignità, ma anzi dev’essere al primo posto nella nuova gerarchia della mobilità urbana sostenibile.
Dunque la nuova Rete di Mobilità Attiva è pronta. Agiremo, da un lato, attraverso infrastrutture ciclabili e pedonali dedicate e di qualità, separate per le due categorie e che procederanno in parallelo con standard dimensionali adeguati e, dall’altro, attraverso ZTL e Isole Ambientali. Le linee portanti della RMA saranno distinte in due categorie: linee di Bicipolitana (su rete viaria destinata alle bici) e percorsi di Metrominuto con spazi di viabilità destinati ai pedoni. Spazi adeguati distinti e non promiscui per le due componenti di rete.
Si procederà per step: prima interventi rapidi attraverso piste ciclabili, segnaletica, modifica degli scivoli, pedonalizzazioni e interventi di urbanismo tattico; poi progetti infrastrutturali più complessi reperendo le risorse necessarie. Realizzeremo prima una “rete minima”, poi le espansioni e il completamento. Lungo la RMA lo spazio per le auto sarà fortemente ridotto.
Alcuni cantieri sono già in corso e contiamo di realizzare entro breve la prima linea della RMA, l‘anello centrale intorno a viale Gallipoli, viale dell’Università, viale Calasso, viale De Pietro, via Cavallotti, XXV Luglio, viale Otranto e viale Lo Re. Su questo anello centrale (linea 1) si innesteranno varie radiali: per prima la linea di collegamento con il nuovo parco dell’ex Galateo, l’area di sosta di via Cicolella e la Torre del Parco riammagliando le ciclabili esistenti fino a Porta San Biagio; poi la linea RMA dal centro alla stazione e alla zona ospedaliera e infine quella verso via Marcianò, viale Grassi e l’anfiteatro di Rudiae.
Insomma abbiamo chiaro il disegno complessivo ed abbiamo un programma di lavori e interventi rapidi. Abbiamo già avviato una forma di dialogo digitale con i cittadini attraverso la nuova App “Metrominuto” e ne stiamo predisponendo un’altra sul tpl. Oltre alle plance statiche del Metrominuto, stiamo predisponendo un progetto di nuovi pannelli a messaggio variabile. Abbiamo anche predisposto una piattaforma web per la rete di mobilità attiva per permettere alla cittadinanza di familiarizzare con i nuovi percorsi che presenteremo nel dettaglio nei prossimi giorni e che abbiamo già anticipato alle associazioni.
L’esperienza di questi mesi di fermo causa Covid ha insegnato che la mobilità, soprattutto nel centro città va ripensata anche per garantire un equilibro fra l’esigenza di vivere in comunità e quella di mantenere, tuttavia, adeguate forme di controllo dei flussi e dei contatti fra le persone, limitando fenomeni congestivi, inquinamento atmosferico, eccessive forme di assembramento. Un tale equilibrio potrà essere raggiunto solo dando impulso alla mobilità attiva.