Ambiente

Rifiuti, Pellegrino dice no all'impianto di compost a Lecce

Redazione online

Il capogruppo de La Puglia con Emiliano chiedo lo stop

LECCE - Paolo Pellegrino, capogruppo regionale de La Puglia con Emiliano, si schiera contro la realizzazione nella zona industriale di Lecce dell’impianto privato di biometano e compost. «Raccolgo con immediatezza - spiega - l’appello dell’ex consigliera comunale di Surbo Martina Gentile, che ha chiesto alla politica e, nello specifico, ai consiglieri regionali salentini, di esprimersi chiaramente sul progetto presentato da Metapulia, per la realizzazione di un impianto di biometano e compost nella zona industriale di Lecce, a poca distanza dal centro abitato di Surbo. La distanza inferiore ai 2 chilometri dal più vicino punto sensibile della città di Surbo non può essere considerata un elemento di poco conto, nella valutazione complessiva del progetto. Altrettanto di buon senso considero la richiesta della comunità di valutare la natura dell’area in cui si intende localizzare l’impianto, inclusa la presenza di pozzi di acqua potabile, nonché la necessità di coinvolgere Aqp. Peraltro sulla proposta si sono espressi anche i Medici Isde, che in una relazione hanno manifestato le proprie perplessità, evidenziando potenziali rischi di impatto ambientale».
«Dinanzi a un diniego motivato dei Medici Isde - ribadisce Pellegrino - e alle voci che si alzano forti dal territorio di Surbo, sul quale ricadrebbe l’impatto (anche semplicemente olfattivo) della realizzazione dell’opera, avverto la necessità di esprimere parere contrario alla realizzazione del progetto. Come consigliere regionale non posso che chiedere il rispetto della normativa, farmi carico della volontà di un territorio, dare ascolto e rilanciare le preoccupazioni dei medici per l'ambiente e chiedere che il ciclo dei rifiuti sia chiuso, con impianti di compostaggio di dimensioni di certo più piccole rispetto a quello proposto, e a gestione pubblica».

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