L'allarme

Torre dell'Orso, crolla la falesia: paura in spiaggia

Valentina Murrieri

Un pezzo del costone è precipitato in mare a “Punta Matarico”. L’area subito transennata: l’accesso al tratto di lungomare sarà interdetto con segnaletica multilingue

LECCE -  I bagnanti lanciano l’allarme: si sgretola un’altra porzione della falesia di Torre dell’Orso. Paura, nella mattinata di ieri, sul litorale adriatico del Salento. Numerosi cittadini, che stavano facendo il bagno nella baia della marina di Melendugno, si sono rivolti al numero di pronto intervento per segnalare il crollo improvviso del costone roccioso. Poco dopo le 11, la parete in tufo a strapiombo sul mare, nella località conosciuta come “Punta Matarico”, si è sgretolata e l’ingombrante mole di materiale è finito in mare. Il crollo nel tratto del lungomare a nord della spiaggia de “Le due sorelle”, il luogo più noto di Torre dell’Orso e tra i luoghi più turistici della penisola salentina. Immediato l’intervento della polizia locale. Gli agenti, coordinati dal comandante Antonio Nahi, hanno raggiunto il punto indicato dalle segnalazioni telefoniche con gli strumenti per transennare l’area. Assieme agli operai dipendenti del Comune hanno messo in sicurezza la zona per poi effettuare i sopralluoghi. Fino alla serata di ieri hanno dovuto lavorare incessantemente, senza sosta, per potenziare le misure di sicurezza. Tutto il perimetro è stato interdetto definitivamente al passaggio, attraverso l’installazione delle reti da cantiere. Non solo. Il personale del comando di polizia locale ha anche richiesto con urgenza della nuova segnaletica verticale, tradotta in più lingue per essere comprensibile ai turisti, con la quale si fa divieto di accesso.

Nonostante i pannelli informativi già presenti, che mettevano in guardia dai pericoli di crollo e di instabilità geologica del suolo, in tanti hanno continuato a transitare sul litorale, senza consapevolezza dei rischi. Pericoli che ieri sono divenuti realtà. Fortuna ha voluto che in quel momento nessuno stesse transitando in quel luogo. Eppure il passato è pieno di altri episodi simili, avvenuti nello stesso tratto. Il litorale melendugnese, in particolare, è soggetto negli ultimi tempi al fenomeno dei crolli delle falesie. Tanto da condurre l’amministrazione comunale, nell’estate dello scorso anno, alla chiusura ai bagnanti della Grotta della poesia, per evitate conseguenze di natura ambientale e sui cittadini. La piscina naturale di Roca, l’altra marina melendugnese, è una delle località prese di mira al pari di Torre dell’Orso. Ma come quest’ultima, vive di un equilibrio delicato che andrà protetto con urgenza. 

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