A Lecce

Baciò alunna in corridoio, bidello condannato a 2 anni e 4 mesi

Francesco Oliva

L'episodio nel 2015, in un istituto superiore. Il collaboratore scolastico, 61enne, a suo dire agì «senza malizia»

Due anni e quattro mesi di reclusione per aver baciato una studentessa nei corridoi di un istituto superiore di Lecce.
È la sentenza pronunciata dai giudici della prima sezione penale nei confronti di A.L., 61enne, collaboratore scolastico ora in pensione residente a Trepuzzi.
Nei confronti dell’imputato è stata disposta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici ma non è stato previsto risarcimento in favore della persona offesa perché l’allora 16enne ha rinunciato a comparire in aula come parte civile. L’episodio risale all’11 aprile del 2015 all’interno di un istituto superiore del capoluogo salentino. I due si incrociano così tra i corridoi dell’Istituto mentre la ragazza attende i compagni impegnati, in quei frangenti, a completare l’ora di Educazione fisica. Il collaboratore invita la studentessa a rientrare in classe e nel congedarsi le porge dei baci, a suo dire senza alcuna malizia.


«Gesti d’affetto» che mettono però in moto la macchina della giustizia. La ragazza rimane infatti spiazzata da un’azione sentita come inappropriata, compiuto da una persona che avrebbe dovuto limitarsi a svolgere i doveri di servizio. Così, trascorsi pochi minuti, contatta il padre al quale racconta di quel bacio mal tollerato. Il genitore non perde tempo. Allerta la polizia e gli agenti della Squadra mobile, specializzati nei reati contro la persona, si fiondano a scuola per acquisire le prime testimonianze. Dopo il rinvio a giudizio si è aperto il processo. Nel corso dell’istruttoria sono stati sentiti diversi testimoni, tra cui la stessa persona offesa.
Dopo la condanna per violenza sessuale si attende il deposito delle motivazioni. Subito dopo gli avvocati Stefano Licci e Giorgio Rainò impugneranno la sentenza in appello

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