Accadde oggi

Tedeschi in ritirata: Napoli è città libera

Annabella De Robertis

L’annuncio sulla «Gazzetta» del 2 ottobre ‘43

«Napoli liberata» titola trionfante «La Gazzetta del Mezzogiorno» del 2 ottobre 1943. «Le truppe alleate sono entrate in Napoli alle otto di stamane. Il grosso delle forze tedesche, composto di circa 5 divisioni, si è ritirato verso nord. Numerose formazioni di retroguardia, alcune delle quali composte di truppe scelte, sono state annientate. I danni causati dai tedeschi alla città di Napoli sono assai ingenti. Negli ultimi giorni però i loro sforzi sono stati considerevolmente intralciati dalla risoluta opposizione dei napoletani». L’occupazione nazista del capoluogo campano termina grazie all’insurrezione popolare che ha luogo tra il 28 settembre e il 1° ottobre 1943: passeranno alla Storia come le gloriose «quattro giornate di Napoli».

Poco dopo la diffusione della notizia dell’armistizio, il 12 settembre 1943 il colonnello tedesco Walter Scholl ha occupato il capoluogo campano e ha emesso un bando con cui impone il coprifuoco e lo stato d’assedio: il primo crimine commesso dalla Wehrmacht è la fucilazione di ​​un giovane marinaio sulla scalinata dell’Università Federico II, a cui i napoletani sono costretti ad assistere e ad applaudire.

I tedeschi sanno che l’arrivo degli Alleati è imminente: pertanto, si danno alla distruzione sistematica di tutte le fabbriche, le infrastrutture portuali e i servizi strategici della città. La popolazione è stremata dai tre anni di guerra, dai bombardamenti, ma trova ugualmente la forza di reagire. Spontaneamente i napoletani, infatti, organizzano la rivolta: raccolgono armi e munizioni, abbandonate dai soldati italiani all’indomani dell’armistizio, e subito iniziano gli scontri. Il 28 settembre 1943 parte la decisiva insurrezione: uomini e donne si impossessano del deposito di armi a Castel Sant’Elmo e combattono aspramente contro l’esercito tedesco. Il giorno dopo i partigiani del Vomero assaltano lo stadio del Littorio, dove i tedeschi si sono asserragliati portando con loro 47 ostaggi. Il 1° ottobre, i tedeschi sono messi alle strette: costretti a trattare la resa, riprendono la ritirata verso nord.

Napoli è la prima città in Europa che riesce a liberarsi da sola dall’occupazione nazista: gli anglo-americani, dunque, fanno ingresso il 1° ottobre in una città priva di tedeschi.

«Con la conquista di Napoli, le forze alleate controllano uno dei più importanti porti d’Italia e una base di operazioni della massima importanza sulla costa tirrenica», si legge sulla «Gazzetta». Si tratta del primo capitolo vittorioso della lotta di Liberazione in Italia, per il quale Napoli otterrà la medaglia d’oro al valor militare.

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