Gli scatti dei lettori
Bari e quei cantieri «ad capocchiam»
La foto in questione è al cantiere “lento” che in questi giorni sta avvelenando la vita di commercianti e residenti di corso Benedetto Croce
VITINO LACENERE, BARI - «C’è un’espressione, molto usata a Bari, che rende bene l’idea di una cosa fatta male: ad capocchiam. Vedendo cosa sta accadendo in città in questi giorni in tema di traffico e impazzimento generale causati dai molteplici cantieri che aprono e chiudono e poi riaprono, per poi richiudere e riaprire, io e con me molti amici del bar, non abbiamo dubbi: come al solito quel che si fa in questa città è sempre organizzato ed eseguito appunto “ad capocchiam”. Il risultato per ora - in attesa che i posteri potranno godere di chissà quali mega opere - è che Bari sta velocemente tornando ai tempi più oscuri della sua storia: soffocata dal traffico, senza parcheggi e - ma questo è un altro tema - sommersa dai rifiuti. La foto in questione è al cantiere “lento” che in questi giorni sta avvelenando la vita di commercianti e residenti di corso Benedetto Croce. Una strada che in altri tempi avrebbe dovuto esaltare la corsa allo shopping natalizio. Il tutto mentre la regìa del Palazzo appare completamente assente».