«Palazzo Chigi deve semplicemente chiarire le ragioni del no e del rinvio». Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, ricostruisce la vicenda della mancata assegnazione dei 50 milioni per l'emergenza sanitaria di Taranto.
«Nella notte tra mercoledì e giovedì - spiega Boccia - il governo aveva dato l’ultimo via libera agli emendamenti presentati dal relatore alla manovra. Eravamo d’accordo, sia nelle riunioni con il governo che in quelle di maggioranza, con i capigruppo e l’ottimo relatore Mauro Guerra, per approvare un emendamento rispondente ai criteri della nuova legge di Bilancio che prevedeva lo stanziamento dei 50 milioni. Il testo ripresentato anche oggi era semplice e le coperture chiare: 'Viste le evidenze epidemiologiche nel territorio della provincia di Taranto, riscontrate le gravi criticità sanitarie e al fine di contrastarle risulta necessario intervenire con misure di sostegno finanziario per l’acquisizione di attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività diagnostiche di primo e secondo livello e per assicurare la continuità nel l’erogazione dei servizì». «Anche su quest’ultima proposta - conclude - oggi in comitato dei 9 della commissione Bilancio, c'è stato il no del governo sulla mia proposta di intervenire sulle tabelle per vincolare le risorse per Taranto. Il Governo ha rinviato la questione al Senato. Le conclusioni di questa vicenda, si possono tirare facilmente: palazzo Chigi deve semplicemente chiarire le ragioni del no e del rinvio».
E' assolutamente squallido strumentalizzare la salute dei tarantini, in specie quella dei bambini, per coprire la più totale inadeguatezza del servizio sanitario pugliese». Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti interviene nella polemica sui fondi a disposizione del territorio. L’esponente del Governo prosegue: «C'è un impegno fattivo del Governo su Taranto. A partire dagli 800 milioni messi in campo nel Contratto istituzionale di sviluppo per la città, 200 dei quali destinati all’ospedale San Cataldo, per passare agli altri 800 milioni stanziati per il risanamento dell’Ilva e infine con l'emendamento che il Governo ha presentato due giorni fa alla Legge di bilancio si prevede che i proventi che potranno derivare da una eventuale confisca dei beni dei Riva saranno interamente assegnati al risanamento di Taranto». De Vincenti quindi conclude: «Questi sono i fatti e le cifre, il resto è indecenza».
Sono sempre più sorpreso per la mutazione del professor De Vincenti. Sui numeri non ci sono interpretazioni ma solo certezze. E mi pare che il sottosegretario De Vincenti le abbia perse. Sulla presunta inadeguatezza del sistema sanitario pugliese gli consiglio, invece, di confrontarsi con la ministra Lorenzin che, solo qualche giorno fa, lo ha promosso dicendo esattamente il contrario». Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera replica al sottosegretario De Vincenti sulla vicenda Ilva e sulla mancata assegnazione dei 50 milioni per l’emergenza sanitaria di Taranto. «Ho la sensazione - aggiunge - che un inspiegabile nervosismo abbia offuscato idee e comportamenti nella relazione con gli altri livelli istituzionali. Per Taranto, sia in commissione Bilancio che nel rapporto con il sistema sanitario pugliese, banalmente, 'bastava un sì'».