Verso la nomina
Conclave, ecco i tre i «papabili» pugliesi: sono elettori ed eleggibili
Sono tutti salentini: Angelo De Donatis, Fernando Filoni, Marcello Semeraro
Anche tre Cardinali pugliesi, possono aspirare al soglio pontificio, essendo allo stesso tempo eleggibili ed elettori. Ed in tema di Papi, nei secoli, la Puglia ne ha espressi tre: un salentino e due baresi. Quanto ai primi, sono tutti nati nell’antica Terra d’Otranto, e sono: Fernando Filoni, nato a Manduria il 15 aprile 1946, ma di fatto cresciuto a Galatone (79 anni); Marcello Semeraro di Monteroni, dove è nato il 22 dicembre del 1947 (77 anni), ed Angelo De Donatis di Casarano, nato il 4 gennaio 1954 (71 anni). E proprio di Casarano, e più esattamente del rione Casaranello, dove sulla facciata dell’omonima e bella chiesa ridondante di affreschi e mosaici, si trova l’epigrafe che lo ricorda, anche perché lì battezzato, era nativo Papa Bonifacio IX (Bonifacivs IX). All’anagrafe Pietro Tomacelli, 203° Papa e Vescovo di Roma, regnò per quindici anni, dal 1389 al 1404, in pieno Scisma d’Occidente, mentre protetto dalla monarchia francese, l’Antipapa Clemente VII, sedeva sul trono di Avignone. I «baresi» sono invece Antonio Pignatelli, nato a Spinazzola, all’epoca Comune della provincia di Bari, nel 1615, che 242° Papa e Vescovo di Roma, regnò per nove anni col nome di Innocenzo XII (Innocentius XII), ed il frate dei Padri Predicatori, Pietro Francesco Orsini, in religione Vincenzo Maria Orsini, di Gravina di Puglia, dove nacque nel 1649, e che 245° Papa e Vescovo di Roma, scelse il nome di Benedetto XIII (Benedictus XIII). Ultimo Papa espresso sino ad oggi dal Meridione d’Italia, regnò per soli sei anni, dal 1724 al 1730.
Per tornare ai Cardinali pugliesi che prenderanno parte al Conclave, nella gerarchia vaticana, De Donatis è penitenziere maggiore; Filoni gran maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e Semeraro prefetto della Congregazione per le cause dei Santi. Fra queste, proprio quella del Papa di Gravina, oggi Servo di Dio candidato agli onori degli altari, dal momento che è in corso il processo di beatificazione.
Nella prima Congregazione dei Cardinali riunita in Vaticano all’indomani della morte di Papa Francesco, c’erano pure altri due pugliesi, che in virtù del dettato della costituzione apostolica «Universi Dominici Grecis», non potranno però entrare in Conclave, in quanto entrambi ultra ottantenni. Si tratta di Salvatore De Giorgi, 94 anni, di Vernole in Salento, e di Francesco Monterisi, 90 anni, di Barletta.
Ad oggi, i Cardinali sono 252, ma sino a ieri, gli elettori erano solo 135, nel frattempo scesi di due (il Cardinale di Valencia, Antonio Canizares Llovera e l’Emerito di Sarajevo, Vinko Puljic, hanno dovuto dare forfait per motivi di salute), perché 135, sono coloro i quali hanno meno di 80 anni. Chi, infatti, al momento di entrare in Conclave, ha compiuto questa età, giusto come stabilì con una decisione «motu proprio», la cosiddetta «Ingravescentem Aetate», Papa Paolo VI nel 1973, non è ammesso alla votazione.
Vale qui aggiungere, che per l’elezione a Papa, non esiste una regola precisa, e che in teoria, qualsiasi cristiano maschio, celibe e battezzato, potrebbe essere innalzato al soglio pontificio. Tuttavia, di prassi, i «papabili» devono rispondere ad alcune caratteristiche. Oltre a quella dell’età, devono avere carisma politico, non essere stati coinvolti in scandali e/o vicende non trasparenti, come nel caso del Cardinale sardo Giovanni Angelo Becciu, coinvolto in una vicenda giudiziaria, ed in ogni caso, godere del consenso di buona parte dei «colleghi» Cardinali. Ma in realtà, neppure questa è una regola: lo stesso Papa Francesco, e prima di lui Giovanni Paolo II, vennero infatti eletti contro ogni pronostico.