MOBILITà
Salvini a Taranto: «Il dossier Statale 100 è sul mio tavolo». E entro il 2026 due linee bus elettriche
Il vicepremier: «Il più ingente appalto che riguarda i cittadini di Taranto, quasi 300 milioni di euro che cambieranno la vita a lavoratori, studenti, pendolari»
TARANTO - Entro il 2026, due linee bus veloci ed elettriche. E il ministro applaude convinto. «Sono contento. Questo è il più grande investimento per la mobilità e il più ingente appalto che riguarda i cittadini di Taranto. Si tratta di quasi 300 milioni di euro che cambieranno la vita ai lavoratori, agli studenti, ai pendolari. Avere autobus elettrici, non inquinanti e che uniscono i quartieri della città, è una risposta concreta e immediata per una seria tutela dell’ambiente, non quella che magari qualcuno da Bruxelles impone con tasse, divieti, limitazioni e regolamenti. Ci sarà modo di spostarsi, viaggiare, unire il territorio con un progetto ecocompatibile e completamente finanziato». Firmato Matteo Salvini.
Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, rilascia queste dichiarazioni dopo il taglio del nastro del cantiere del Deposito mezzi e delle officine destinate alla rete Bus rapid transit (Brt).«Siamo certi – sottolinea il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ieri accanto a Salvini – che questa mobilità elettrica cambierà il modello economico della città. Del resto, ne parlavo – rivela Melucci - con il ministro Salvini già quando era al Viminale e si discuteva dell’llva e del modo in cui rendere Taranto non più legata solamente al Siderurgico, magari partendo dalla riconversione economica. È una bella giornata, simbolica e – commenta il sindaco -