Natura ferita
Uccisa a fucilate Amarena, l'orsa simbolo del parco nazionale d'Abruzzo
Alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. Indagato il 56enne che l'ha uccisa: rischia dai 4 mesi ai 2 anni di reclusione.
SAN BENEDETTO DEI MARSI - L'avevano chiamata Amarena l'orsa uccisa questa notte a colpi di fucile da un uomo alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. La notizia è stata postata dal Parco Nazionale sulla sua pagina Facebook. Con i suoi due cuccioli era il simbolo del Parco nazionale d'Abruzzo.
Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli. È intervenuto il veterinario del Parco che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita.
L'uomo è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco.
Ora la Procura di Avezzano, il pm Maurizio Maria Cerrato, ha aperto un fascicolo nei confronti del 56enne che l'ha uccisa per il reato 544bis del codice penale, ossia chiunque procuri per crudeltà o senza necessità la morte di animali: l’uomo rischia dai 4 mesi ai 2 anni di reclusione. Nel frattempo si apprende che l’uccisore era legittimato alla detenzione di armi da fuoco. I carabinieri della stazione del Comune di San Benedetto dei Marsi, hanno sequestrato tutte le armi dell’uomo ed il bossolo esploso.
«Ho sparato per paura ma non volevo uccidere, l’ho trovata dentro la mia proprietà è stato un atto impulsivo, istintivo». Sembrerebbe questa la difesa dell'uomo, dichiarazione rilasciata ai carabinieri di San Benedetto dei Marsi.