Italia sotto la pioggia
Maltempo in Emilia Romagna, si aggrava il bilancio: 13 vittime, fiumi esondati, centri storici sotto un metro d'acqua. Sarà stato di calamità VIDEO
Ben ventuno fiumi e corsi d'acqua hanno rotto gli argini allagando vaste zone della Romagna
Praticamente tutti i corsi d'acqua che si trovano fra Rimini e Bologna, ventuno in tutto, fra la serata di martedì e la mattina di ieri hanno rotto gli argini o sono esondati allagando vaste zone della Romagna. È finita sott'acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati. In alcune zone, in pochi minuti l'acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case. Sono morte otto persone che non sono riuscite a mettersi in salvo e sono rimaste intrappolate nei piani bassi delle case o nelle automobili. La furia delle esondazioni è stata impetuosa: una delle vittime, una donna di Ronta di Cesena, è stata ritrovata in mattinata sulla spiaggia di Cesenatico. Il Savio ha trascinato il cadavere per venti chilometri in poche ore. Al computo ufficiale della Prefettura, la Regione ha aggiunto un'altra persona, morta martedì per un malore a Cesena, prima dell'esondazione del Savio.
"Benvenuta in Giappone, sono molto lieto di poterti accogliere nella mia città. Esprimo le mie condoglianze per le vittime del maltempo in Emilia Romagna". Così il primo ministro del Giappone Fumio Kishida in apertura dell'incontro bilaterale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Hiroshima.
"La portata della devastazione del maltempo è quella di un altro terremoto - ha detto, ospite su Rai3, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini -: saranno danni quantitativamente minori, ma saranno di qualche miliardo di euro. Come per il terremoto ricostruiremo tutto: al governo abbiamo detto che abbiamo bisogno di tante risorse, ma anche di norme speditive, c'è bisogno di un commissario straordinario, adempimenti per i lavoratori, per prorogare scadenze, mutui rate, tanti investimenti. Purtroppo abbiamo una grande esperienza in materia. Le istituzioni devono avere l'ossessione di stare vicine alle persone".
La notte "è andata bene, è stata una meraviglia rispetto a ieri. Ora si prova a ripartire". Luigi passeggia in via Garibaldi, stando attento al fango che la ricopre. "Ci sono ancora strade allagate però, non è finita". Faenza si risveglia sotto un cielo grigio, con la speranza che almeno oggi non cada una goccia. Si va in bici tra il fango, tante due ruote che si muovono lentamente, con attaccate buste e borsoni, scarponi sporchi e pantaloni arrotolati Facce stanche e sguardi perplessi. Polizia locale, carabinieri e vigili del fuoco sono ovunque, la gente li ferma e chiede informazioni su tutto. Quattro operatori della Protezione civile hanno appena caricato due gommoni sul rimorchio. "Siamo in attesa, speriamo non servano più, ma non si sa mai".
Sull'A1 sono state riaperte al traffico due corsie verso Firenze, dopo lo smottamento tra Sasso Marconi nord e il bivio con la A1 Direttissima in direzione Firenze: continuano le operazioni della task force di Autostrade per l'Italia nelle aree colpite dall'emergenza maltempo. Le squadre di Aspi sono impegnate in operazioni di ripristino della piena fruibilità del tratto, costantemente monitorato. È stata rimossa la corsia in deviazione sulla carreggiata opposta, installata nelle prime ore della mattina, e attualmente il traffico transita, appunto, su due corsie in direzione Firenze. Nel tratto si registrano 15 km di coda verso Firenze e 9 km in direzione Bologna. Per ridurre la congestione in corrispondenza del nodo bolognese, i veicoli con massa oltre le 7,5 tonnellate che percorrono la A1 in direzione Bologna verranno obbligatoriamente deviati all'altezza di Parma lungo la A15 Parma - La Spezia da cui proseguire lungo la A12 in direzione Pisa e la A11 in direzione Firenze per poi reimmettersi in A1. Lo stesso percorso è consigliato ai veicoli leggeri che da Milano sono diretti verso Firenze/Roma.
Dalla serata di ieri ha cominciato ad allagarsi il centro storico di Lugo, nel Ravennate. L'acqua ha cominciato a risalire dalla parte sud della pianura, lato via Emilia, per le esondazioni del Senio e del Santerno, che scorrono il primo ad ovest e il secondo a est della città. L'acqua dei fiumi, ricercando una via verso il mare, ha così invaso la cittadina romagnola, a una decina di chilometri in linea d'aria da Imola e Castel Bolognese, che si sta allagando sempre di più. Alcune strade sono già sotto un metro d'acqua e gli allagamenti hanno raggiunto la Rocca estense che sorge nel centro cittadino.
Al Consiglio dei ministri di martedì 23 maggio "verrà deliberato lo stato di calamità" per le zone colpite dall'alluvione in Emilia Romagna e "si risponderà ai primi interventi. E' già stato annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie": così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, a Radio anch'io su Rai Radio 1.
SOCCORSI ANCHE DALLA PUGLIA
Sta operando, in terra romagnola, una Sezione Operativa del Comando Vigili del fuoco di Lecce nelle zone colpite dalla recente alluvione. I vigili del fuoco soccorritori acquatici, stanno effettuando, a bordo di piccoli gommoni, attività di ricerca e soccorso. Attualmente, in Emilia Romagna, sono impegnati 750 vigili del fuoco, quasi 300 nella sola provincia di Forlì Cesena, 400 le unità giunte come rinforzo dalle altre regioni: 250 sono soccorritori acquatici, 65 esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 15 sommozzatori. Dei 250 mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dal maltempo, 25 sono piccoli natanti, 4 gli anfibi, 5 elicotteri e 10 droni. Nelle Marche, dove la situazione è al momento in fase di miglioramento, tra le province di Fermo e Pesaro Urbino sono al lavoro 150 vigili del fuoco con 50 mezzi
Sono 13 le vittime, si aggrava il bilancio del disastro
Sale a 13 il bilancio delle vittime del maltempo in Emilia-Romagna. La prefettura di Ravenna ha comunicato cinque vittime, che si aggiungono alle sei di quelle di ieri della provincia di Forlì-Cesena e alla vittima di San Lazzaro (Bologna). L'auto sommersa dalle acque tra Castel Bolognese e Solarolo segnalata nelle prime ore dell'alluvione e raggiunta in mattinata, è risultata essere vuota: la persona che era al suo interno, conteggiata ieri dalle autorità fra le vittime, è riuscita ad allontanarsi in tempo. A loro si aggiunge l'uomo morto a Cesena per un malore prima dell'esondazione del Savio. Al momento risulta anche almeno un disperso.