L'intervista
«L’autonomia? Non è solo leghista»: l'economista barese Viesti analizza il dibattito congressuale
«Le scelte di Bonaccini non sono da meno. E il Pd ha responsabilità pari al Carroccio»
«Non parteciperò alle primarie del Partito democratico ma, come tutti gli italiani e, soprattutto, come tutti quelli di centrosinistra, sono molto interessato a vedere come va a finire». Gianfranco Viesti - economista barese e autore di un recente articolo Le primarie del Pd e l’autonomia regionale differenziata per la rivista «ilMulino» - guarda preoccupato ai contenuti del dibattito congressuale e, in particolare, alla discussione (che non c’è) sul federalismo rafforzato. Di cui, il candidato più forte, il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è uno dei più autorevoli sostenitori. La tesi di Viesti è doppia: l’autonomia «rossa» non è migliore di quella a trazione leghista e, soprattutto, il Pd è responsabile quanto il Carroccio di ciò che potrebbe accadere.
Professor Viesti, qual è il punto?
«Il punto è che della questione si discute come se trattassimo di dettagli tecnici e, invece, parliamo di un progetto che rivolta l’Italia come un calzino».
Il cittadino l’ha capito?
«Non credo. Bisognerebbe spiegargli che le Regioni rischiano di assumere un potere enorme attraverso intese bilaterali con lo Stato che non possono più essere revocate a meno che non sia il territorio a chiederlo. Cosa che mi sembra improbabile».
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