ESERCITO
Nunziatella, tra i cadetti della Scuola Militare anche 5 pugliesi
Il giuramento a Napoli in piazza Plebiscito del 235° corso è prevista il 19 novembre: tra gli allievi anche 3 ragazzi e 2 ragazze tutti 16enni, provenienti dalla Puglia
BARI - Torna la cerimonia del giuramento del 235° corso della scuola militare “Nunziatella” di Napoli che si terrà il 19 novembre in piazza Plebiscito nel capoluogo partenopeo. Tra i cadetti che presteranno giuramento c'è anche un po' di Puglia: sono 5 i giovanissimi allievi pugliesi che vivranno uno dei giorni più belli e solenni della loro vita.
Gli allievi, 2 ragazze e 3 ragazzi, provengono da Corato, San Marzano, Lucera, Nardò e Lecce: li abbiamo intervistati per sentire dalla loro viva voce l'emozione di questo momento.
Alessandro Afronio, 16 anni, da Corato ha frequentato il liceo scientifico e ha deciso di intraprendere questa strada perché appassionato di storia: «Studiando ho avuto modo di conoscere i grandi personaggi della storia d’Italia. Nelle mie letture sono sempre stato affascinato dalla vita militare e dal “mondo delle stellette” in particolare quei personaggi che hanno varcato la soglia della “Nunziatella”. L’idea di poter partecipare ad un concorso che mi avrebbe dato la possibilità di entrare a far parte di questa grande ed onorabile famiglia ancora oggi, pur essendo qui, mi fa palpitare il cuore. In futuro mi piacerebbe entrare nell'Accademia Militare di Modena, ma è prematuro dirlo - sottolinea - domani, nonostante abbia solo 16 anni, credo sarà il giorno più importante della mia vita».
Erika De Troia, 16 anni, è nata a Catania ma ha sempre vissuto a Lucera: «Non sono l’unica in famiglia a indossare l’uniforme, infatti, ho un fratello di 4 anni più grande che ha frequentato precedentemente questa scuola e attualmente sta frequentando l’Accademia militare di Modena e poi c’è mio padre un Sottufficiale dei carabinieri. Mia madre è una fisioterapista. Sto frequentando il liceo classico. Ed è proprio l'esperienza di mio fratello che mi ha spinto a scegliere questa scuola», aggiunge la giovane. «Mi ha sempre parlato con passione dei tanti ricordi e amicizie legate a questa scuola, inoltre mi ha anche raccontato della sua crescita sul piano caratteriale e fisico. L’esperienza in famiglia di mio fratello e la voglia di mettermi in gioco, mi hanno spinta ad intraprendere questa carriera. Pensare al giuramento di fedeltà alla Repubblica di domani mi emoziona, ma mi mette anche una leggera ansia: ho paura di poter sbagliare qualcosa in questa prima cerimonia in piazza del Plebiscito. Vorrei solo fosse un giorno memorabile ed indimenticabile per me e per i miei genitori.
Il neretino Marco Alessandro Greco anche lui 16enne ha deciso di entrare alla Nunziatella per testare le sue capacità: «Penso che frequentare questo istituto, per la formazione che offre sotto tutti i punti di vista, scolastico, fisico, attitudinale e dei valori, permetta di affrontare le sfide future con degli strumenti in più rispetto ai nostri coetanei, sia nell’ambiente militare sia nella formazione nel mondo del lavoro esterno all’Esercito». E aggiunge: «Giurare comporta l’assunzione ufficiale di doveri e compiti inoltre sarà la prima volta che vestirò la storica divisa in una cerimonia davanti ai miei genitori».
Stessa emozione per Sofia Nitti, di Lecce nata il 20 novembre 2006 che ha seguito questa strada complice anche dell'ottimo rapporto con il fratello maggiore: «Ho un fratello di 21 anni, abbiamo un buon rapporto e mi piace passare del tempo con lui nonostante la distanza, lui infatti è sottotenente al primo anno della Scuola di Applicazione di Torino nell’arma di artiglieria, quindi sono poche le volte in cui ho l’occasione di starci assieme, ma nonostante ciò rimane il mio punto di riferimento e di forza. Ho deciso di entrare in questa scuola per mettermi alla prova e realizzare il mio sogno di entrare nell’Esercito, un sogno intrapreso con entusiasmo e passione, la stessa passione che porta a sottostare ogni giorno a delle regole, in una fase adolescenziale in cui spesso l’unica regola è trasgredire. Ho scelto di venire alla Scuola Militare Nunziatella perché credo nei suoi principi e nelle sue tradizioni, sono rimasta affascinata dalle sue origini e dal venire a conoscenza che da questa scuola sono usciti tanti uomini di grande valore che hanno contato molto nella storia. Essere sia un allievo della scuola e sia uno studente è difficile, ma se esserlo significa riuscire a raggiungere i propri obiettivi con dedizione e prestazione allora ne vale la pena». E conclude: «Sono estremamente orgogliosa di ciò che sto facendo e di ciò che questa scuola può riservarmi per oggi e per il futuro». E alla domanda cosa vorrebbe fare dopo il percorso alla Nunziatella risponde: «Vorrei continuare questa strada nell’Accademia Militare di Modena per laurearmi in medicina e aspirare alla carriera da ufficiale medico dell’Esercito.
Sono certa che la Nunziatella mi darà delle basi valide e utili a realizzare questo mio sogno».
Anche Matteo Caiazzo, di San Marzano di San Giuseppe, un piccolo paese in provincia di Taranto, domani giurerà assieme ai suoi compagni: «Sogno di diventare un militare da quando facevo la scuola elementare. Ho sempre amato praticare sport, infatti, negli anni passati ne ho praticati diversi, tra cui il nuoto, che è quello che preferisco e che sono contento di poter praticare grazie a questa scuola. Quando dovrò giurare per la prima volta fedeltà alla Repubblica, so che gli occhi di tutti saranno puntati solo su di noi. Dietro quest’importante cerimonia, c’è stata e continua ad esserci una grande preparazione che, in questo periodo, ha visto coinvolti tutti noi allievi del primo anno. Superare le selezioni e sapere di poter entrare a far parte di un istituto così prestigioso, è stata per me una grande emozione, e trovarmi a poco più di una settimana dal giuramento lo è ancor più».
Il sogno di tutti e 5 i cadetti si realizzerà presto, ma c'è una cosa che li accomuna oltre all'amore per la Nunziatella, la Puglia. Tutti ne sentono indistintamente la mancanza: «Nonostante il tempo passi e io mi abitui sempre di più ai ritmi della scuola, mi manca molto. Appena varcata l’entrata della scuola, l’aria che respiravo era diversa, totalmente lontana da quella a cui ero abituato. Ma il legame con i miei compagni e le amicizie che ho stretto mi hanno aiutato a stringere i denti e ad andare avanti, superando quella lontananza dalla Puglia», spiega Matteo. Stessa cosa per Sofia: «Ammetto che è stato difficile per me lasciare casa e soprattutto il Salento, terra che ho sempre amato e che mai smetterò di amare. È una zona davvero unica e non credo sia possibile per me descriverne la sua magnificenza a parole, bisogna visitare ogni sua zona per capirne la bellezza. Però sono proprio le cose più belle che spesso portano al dispiacere, infatti, da casa mia a qua la distanza è tanta e sono poche le volte in cui riesco a tornare, ma nonostante ciò non perdo di vista il mio obbiettivo e sono certa che ce la farò ad arrivare fino alla fine e a realizzare il mio sogno». Anche Marco sente la nostalgia della sua Nardò: «Mi manca l'aria di casa e quella quotidianità che ho vissuto fino a settembre. Mi manca il mare e l’aria di festa che si respira a casa, ma sono convinto di poter ricreare questo bellissimo clima anche qui, alla scuola militare Nunziatella».
«I ricordi portano a volte un senso di malinconia - sottolinea Erika - penso sia una cosa piuttosto normale per una ragazza di 16 anni che si sente catapultata in nuova situazione del tutto differente, ma nonostante ciò, non mi pento della scelta fatta e sono orgogliosa di quello che ho deciso di fare, di tutti i sacrifici compiuti per entrare in questa scuola e per quello che ho intenzione di diventare in futuro». Alessandro però è ottimista: «Adoro la Puglia e non posso certo dimenticarla, ma anche qui a Napoli mi trovo benissimo. Penso spesso ai miei familiari e ai miei amici ma per fortuna ho legato fin da subito con gli altri allievi della scuola».