Il caso
Energia, Bellanova: su compensazioni Tap avevamo accordo. Boccia: bollette da bloccare come mutui in pandemia
Così Teresa Bellanova, Viceministra delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, candidata per il Terzo Polo al Senato, liste plurinominali, in Puglia come capolista. Il PD è per decontribuzione, rateizzazione e blocco aumenti non dovuti
BARI - «Non si può fare come i gamberi. Non si può avere la memoria così corta. Non si può ignorare che il tavolo interistituzionale con Tap e Snam sulle compensazioni per il Salento a Palazzo Chigi io come viceministra allo Sviluppo economico nei governi Renzi e Gentiloni e l’allora ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti lo avevamo aperto e l’accordo era stato raggiunto. E’ tutto scritto, tutto documentato. C'è anche una data: 8 novembre 2017. Si è perduto tempo preziosissimo, e questo solo per un populismo politico e istituzionale devastante. Adesso che la strategicità di quell'opera è sotto gli occhi di tutti, chi di dovere riapra il confronto con Tap e con Snam e faccia valere le ragioni del territorio, come avevamo fatto noi all’epoca». Così Teresa Bellanova, Viceministra delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, candidata per il Terzo Polo al Senato, liste plurinominali, in Puglia come capolista. «Era stato definito un pacchetto rilevante - prosegue Bellanova - che a parere mio e di De Vincenti rappresentava il primo momento di un confronto che poi il territorio avrebbe dovuto e potuto proseguire. Circa 55 milioni di euro per realizzare un centro di eccellenza mondiale sulla decarbonizzazione».
Boccia: bollette da bloccare come mutui in pandemia
«Noi siamo quelli che in piena pandemia hanno bloccato i mutui, dato ristori a chi non poteva più operare, rateizzato quello che era necessario rateizzare e assistito chi andava assistito. Siamo quelli che hanno detto con chiarezza a Bruxelles, già prima dello scoppio della guerra in Ucraina, che andava fissato un tetto al prezzo del gas e che andava piegata la resistenza dell’Olanda e dei Paesi del nord Europa; così come continuiamo ad insistere con forza per il disaccoppiamento tra gas e energia prodotta da rinnovabili. Ce l'avremmo fatta anche stavolta se Lega e Forza Italia non avessero fatto saltare tutto per aria, proprio come ce la facemmo nel 2020 nonostante il voto contrario della destra in Italia e in Europa». Lo ha detto Francesco Boccia responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale del PD e capolista al Senato in Puglia, a Martina Franca (Taranto), nel corso della presentazione dei candidati della lista del PD e della coalizione di centrosinistra a Camera e Senato per l’area ionica.
«Oggi sulle bollette - ha aggiunto - l’emergenza economica è drammatica e simile a quella vissuta durante la pandemia. Non è passibile per famiglie e imprese pagare queste bollette mostruose. Vanno sospese da settembre a dicembre e va pagata solo la parte sostenibile e pari ai costi dello scorso anno. La restante parte va sostenuta con un intervento straordinario dello Stato, così come abbiamo fatto per gli interventi sugli ammortizzatori sociali per la crisi derivante dal Covid. Questa è la differenza tra sinistra e destra. Noi le cose le abbiamo già fatte e vogliamo rifarle con la forza dello Stato e unendo l'Europa. La destra continua a predicare con Salvini la sottomissione a Putin o con Meloni e Berlusconi il ritorno al carbone».