Il caso

Corruzione e arresti a Lecce: Ruggeri non risponde al Gip

Redazione online

Lo stesso ha fatto Antonio Renna commissario unico del consorzio di bonifica Ugento Li Foggi e Arneo

Salvatore Ruggeri si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’ex senatore e assessore regionale finito agli arresti domiciliari mercoledì scorso nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria Re Artù sugli intrecci tra politica, affari e sanità, è comparso accompagnato dai suoi legali questa mattina davanti al gip Simona Panzera per l’interrogatorio di garanzia. Pochi minuti per annunciare la volontà di avvalersi della facoltà di non rispondere. Lo stesso ha fatto Antonio Renna commissario unico del consorzio di bonifica Ugento Li Foggi e Arneo. In carica come consigliere comunale ad Alliste è stato sospeso dalla Prefettura.

Ad avvalersi della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip di Lecce Simona Simona Panzera per l'inchiesta Re Artù sugli intrecci tra politica, affari e sanità, sono stati , oltre all’ex assessore Ruggeri, anche Antonio Renna, consigliere al comune di Alliste, oggi sospeso dalla Prefettura, all’epoca dei fatti commissario straordinario unico dei Consorzi di Bonifica nonché Mario Romano, ex consigliere regionale e il figlio Massimiliano , accusati di aver venduto posti di lavoro. Mario Romano è stato sospeso dal Prefetto dalla carica di consigliere comunale a Matino in ottemperanza della Legge Severino. E’ stato rinviato invece per motivi di salute l’interrogatorio di Emanuele Maggiulli, all’epoca dei fatti responsabile dell’area tecnica del Comune di Otranto. Insieme a Ruggeri si trovano tutti agli arresti domiciliari .
Gli interrogatori proseguiranno domani con gli altri indagati nei confronti dei quali il gip ha disposto misure coercitive più lievi.

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