Politica
«La data delle elezioni? Bene nell’aprile 2023»
Enrico Letta a Digithon fa un appello «per una maggioranza coesa»
«Elezioni in aprile: è il tempo giusto per farle. Poi dobbiamo spendere bene i soldi del Pnrr: una quantità di risorse con una finalizzazione che ci ha messo a disposizione l’Unione. Il nostro paese troppe volte ha usato soldi destinati a investimenti di lungo periodo per esigenze immediate»: Enrico Letta, segretario nazionale del Pd, è intervenuto ieri sera dal palco di Digithon, il festival dell’innovazione digitale giunto alla settima edizione, promosso a Bisceglie da Francesco Boccia, parlamentare ed ex ministro, al termine di una giornata segnata dalle turbolenze grilline nella maggioranza che sostiene il governo Draghi, e ha indicato la primavera come il periodo migliore per andare al voto per le politiche.
Il leader dem ha dribblato la domanda sulla possibile rottura dei grillini con il premier rivendicando la coesione dell’attuale esecutivo (nonostante le polemiche) e la sua ampia forza parlamentare: «Ora c’è Draghi con una maggioranza che ha ottenuto sul Dl Aiuti un voto ampio». Di fronte all’ipotesi di tribolazioni interne al fronte governativo nelle prossime settimane, ha rivendicato il valore internazionale di un governo di respiro: «Io sono per fare un appello alla stabilità. Il nostro Paese in questo momento ha bisogno di un governo solido, stabile e con una maggioranza coesa che riesca a trovare le intese che sono necessarie». Poi ha aggiunto: «È naturale che i diversi partiti, i componenti del governo abbiano sensibilità diverse e pongano problemi diversi. Fa parte del nostro sforzo collettivo a dare delle risposte. Ma l’importante è che i prossimi mesi il governo sia al lavoro per cercare di dare risposte ai più grandi problemi che abbiamo: la recessione in arrivo, il caro bollette, le piccole e medie imprese in difficoltà. C’è bisogno di un governo che lavori e di una maggioranza che lo aiuti».
La sintesi lettiana è questa, calibrata sul rapporto con l’Europa e sulla spesa delle risorse continentali: «Sulla tenuta dell’esecutivo sono convinto che sia molto importante che il governo Draghi continui con forza e determinazione. C’è bisogno di portare avanti il Pnrr. La transizione tecnologica e quella ambientale hanno bisogno di stabilità di governo. E dobbiamo fare tutti insieme un grande lavoro perché tutte questa importanti missioni siano portate fino in fondo».
Nella Puglia del campo extra-large emilianista (con giunte comunali Pd-Lega tra il Barese e il Salento, ed ex forzisti nella giunta regionale), Letta non ha commentato la propensione agli accordi ibridi del centrosinistra pugliese: «Le larghe intese sembrano funzionare di più in Puglia? Questa è una domanda birichina. Non lo so, non voglio entrare in questioni pugliesi e locali».
Intervistato da Barbara Carfagna, con Francesco Boccia in prima fila, Letta ha anche auspicato un ricambio generazionale nel Paese: «Cosa manca per il salto nel futuro? Perché siamo più indietro? Le leve del potere sono dei sessantenni e settantenni, con schemi che non ci sono più altrove. Dobbiamo dare potere nel pubblico e nel privato ai più giovani». Sulla sovranità tecnologica europea ha argomentato che la guerra in Ucraina «evidenzia come l’utilizzo dei satelliti sia essenziale. E l’Italia sullo spazio deve fare un grande investimento». Poi ha sposato la missione futurista e tecnologica della rassegna Digithon: «Da Bisceglie viene una richiesta al Paese di scommettere su questi ragazzi che partecipano all’evento e su questa spinta alla innovazione tecnologica che la nuova generazione sta portando. Quindi sono venuto qui soprattutto per incoraggiare questa svolta. L’Italia deve essere all’avanguardia, e soprattutto dobbiamo dare fiducia ai giovani che vogliono investire sulle nuove tecnologie», ha concluso Letta.