Il caso

Italexit: allarme sulla scadenza della Decontribuzione Sud

Redazione online

Si tratta di un'agevolazione fiscale volta a salvaguardare l'occupazione nelle aree più svantaggiate del Paese

Italexit lancia l'allarme sulla scadenza della "Decontribuzione Sud", un'agevolazione fiscale volta a salvaguardare l'occupazione nelle aree più svantaggiate del Paese, in quanto prevede uno sconto sui contributi previdenziali complessivi dovuti dal datore di lavoro per i propri dipendenti, che scade il prossimo 30 giugno. "E' un segnale di grande e concreta attenzione nei confronti del Sud Italia da parte di Italexit e del senatore Gianluigi Paragone - dice il responsabile organizzativo di Italexit Puglia e consigliere comunale di Lecce Giorgio Pala - non possiamo che esprimere viva soddisfazione sull'iniziativa di sbloccare una questione di vitale importanza per anche per la nostra regione. Italexit, non a parole, ma nei fatti, rimane oggi l'unico vero partito italiano di opposizione e di tutela dei cittadini".

E' di oggi la notizia di una interrogazione parlamentare firmata dai quattro senatori del partito (Paragone, De Vecchis, Giarrusso e Martelli) i senatori, considerata l'imminente scadenza, chiedono di sapere se il Governo intenda immediatamente intervenire presso la commissione europea per trasformare la misura in un sostegno strutturale, anche dopo la fine del Temporary Framework, come già ottenuto per altre misure; e, in subordine, se intenda chiarire alla commissione europea di consentire il mantenimento della misura di "Decontribuzione Sud" almeno per un decennio al fine di consentire il mantenimento della misura di contenimento almeno per un decennio, al fine di consentire alle aziende del Mezzogiorno di poter affrontare con la dovuta serenità gli effetti devastanti causati dalla pandemia prima, e dalla guerra ancora in atto dopo.

Per altro, a testimonianza dell'importanza della questione per la Puglia, nei giorni scorsi l'amministratore delegato dell'azienda Divella, Francesco Divella, aveva lanciato un appello al Governo affinchè intervenisse presso la commissione europea per evitare questo tremendo scivolone che penalizzerebbe tutte le aziende del Sud Italia.

Privacy Policy Cookie Policy