Da ormai quattro stagioni animano le notti radiofoniche italiane e sono diventati un punto di riferimento per gli ascoltatori insonni o che lavorano quando tutti gli altri dormono: sono Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio che conducono ogni notte su Radio 2 e in diretta tv su Rai2 «I lunatici», da mezzanotte alle quattro. «Non conoscevamo gli ascoltatori notturni, e per la prima puntata io e Andrea ci siamo chiesti se ci avrebbe chiamato qualcuno. - racconta alla «Gazzetta» Roberto Arduini - Piano piano ci siamo accorti che esistono categorie che predominano, ma è impossibile fare una mappatura di chi accende la radio a quell'ora: c'è l'insonne cronico che si sente protagonista perché per lui è come se fosse giorno, quello occasionale, che si sente solo. Ci sono professori, guardie giurate, autotrasportatori, fornai, studenti universitari che scrivono la tesi. Sicuramente l'emittente ha il merito di aver deciso di trasmettere un programma in diretta interattivo in cui ogni notte è l'ascoltatore che determina l'andamento della puntata».
Tra commozione e risate, in quattro stagioni i due conduttori hanno capito che ogni sera è nuova e inaspettata: si può piangere con chi ha perso una persona cara da poco e si sente rincuorata ascoltando voci amiche, si può ridere insieme a un personaggio bizzarro. Importanti per la crescita del programma sono stati anche i social: «Nel corso della prima stagione abbiamo creato un gruppo Facebook che oggi conta oltre 64mila membri, da qualche tempo finiamo anche ogni notte nei trending topic di Twitter - continua Arduini - una cosa che non capita così spesso neanche alla tv, figuriamoci alla radio. La gente ormai ci aspetta in linea, comincia a twittare già mezzora prima dell'inizio della trasmissione. Ci rende orgogliosi».
Un rapporto stretto con gli ascoltatori che ha fatto sì che intervenissero anche tanti personaggi noti in trasmissione: «Eleonora Giorgi ci chiamò per caso perché ci stava guardando in diretta, e come lei anche Claudio Cecchetto. È stato emozionante ricevere i complimenti di un mito del cinema e del più grande talent scout italiano. Tra i personaggi "amici" del programma c'è Eros Ramazzotti: se gli mandi un messaggio e può intervenire, lo fa. Poi c'era anche Proietti, era un gigante, riuscimmo a parlare con lui il giorno di Natale. Sono passati in tanti dai nostri microfoni: Catherine Spaak, Carlo Verdone, Checco Zalone, Laura Pausini e Biagio Antonacci, e moltissimi altri».
Tra le tantissime storie ascoltate con il favore delle ore più buie, ad Arduini è rimasta impressa quella di un uomo che faceva il gigolò e in radio confessò di voler smettere perché si era innamorato: «Mi colpì molto, sembrava una persona distinta e affabile. Ci disse che dal giorno dopo avrebbe cercato un lavoro normale. Poi tanta gente che soffre di attacchi di panico ci chiama e scrive per ringraziarci, perché grazie alla radio si distrae. Abbiamo intercettato un ascoltatore che stava andando in Ucraina a fare pace con la fidanzata prima della guerra e poi è riuscito a fare ritorno». E tanti infermieri, anche in periodo Covid: «Le notti del lockdown sono state particolarmente difficili. Abbiamo visto sparire una fetta di pubblico enorme, gli artisti che tornavano dai concerti, i tecnici, i fan. Sono state notti di preoccupazione e la nostra missione era cercare di alleggerire l'atmosfera per non pensare a ciò che ci circonda».
Infine un commento su cosa significa lavorare di notte: «Trovare un ritmo giusto non è semplice: ora torno a casa alle 5, dormo fino a metà mattina, poi riposo ancora la sera prima di andare in radio. Il ritmo del sonno è complicato soprattutto per chi ti sta accanto, però è un lavoro talmente bello che si esce dalla radio sempre col sorriso. Poi uno dei segreti è il rapporto che c'è tra me e Andrea Di Ciancio: ci conosciamo da anni, lavoravamo già insieme e si è creato un rapporto simbiotico. Siamo amici fraterni».