I fondi

Pnrr, arrivano in Puglia 14,5 mln e in Basilicata 4,3 mln di euro per progettazione. Carfagna: «Occasione per innovazione»

Leonardo Petrocelli

L'annuncio del Ministro per il Sud Mara Carfagna. Arrivano anche 44,5 mln per gli interventi di bonifica

Se si parla di Pnrr la domanda è sempre la stessa: come potranno le amministrazioni meno attrezzate partecipare ai bandi con qualche speranza di non vederseli bocciati? Una risposta concreta arriva dal Fondo di progettazione territoriale, istituito - su iniziativa del ministro per il Sud, Mara Carfagna - già nel 2021 all’interno del «Decreto Infrastrutture» e di cui ieri, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è stato reso noto il riparto. Chi prende cosa, insomma, con vista sul calendario serrato imposto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Da oggi in poi - esulta Carfagna - gli enti locali avranno a disposizione uno strumento utile a salire sul treno dei bandi».

Di cosa si tratta - Il Fondo è un «acceleratore» della progettazione da parte degli enti locali. In sintesi, le amministrazioni potranno usare i finanziamenti per promuovere bandi aperti a professionisti che, a loro volta, presenteranno progetti in ambito urbanistico o di innovazione sociale. L’obiettivo è accumulare progetti utili a guadagnare l’accesso alle risorse del Pnrr o dei fondi europei Fesr-Fse. Non casualmente i risultati prodotti dovranno essere coerenti con i principali filoni di finanziamento.

Di quanto parliamo - Il Fondo - riservato alle regione del Sud, a Marche e Umbria e alle aree interne - ha in pancia oltre 16milioni di euro da spacchettare fra Comuni (sotto i 30mila abitanti), Province e Città metropolitane. In particolare, la Puglia incassa quasi 15 milioni di euro di cui un milione «tondo» prende la strada della Città Metropolitana di Bari e 2,5 milioni sono attribuiti alle cinque province (Bat, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto) in parti uguali da 500mila euro. A fare la parte del leone sono invece i piccoli Comuni con oltre 11 milioni di finanziamenti ripartiti in base alla popolazione (la quota più alta, oltre 98mila euro, a Santeramo, Copertino e Canosa).

Stesso schema per la Basilicata con una torta da quasi 4,5 milioni di euro. Qui manca la città metropolitana dunque - fatto salvo il milione di euro «provinciale» diviso fra Potenza e Matera - tutto il resto cade sulle piccole realtà territoriali. A incassare la fetta maggiore, oltre 70mila euro, Lauria, Pisticci, Policoro e Venosa.

I TEMPI - Ci sono sei mesi di tempo per pubblicare bandi e affidamenti a cadere sull’intera somma. Diversamente, si incorre nella revoca del contributo.

LA REVOCA - In caso di revoca, le risorse tornano nel Fondo da dove potranno - con ulteriore decreto - essere assegnate a quei Comuni, più virtuosi, che avranno correttamente utilizzato anche la totalità dei finanziamenti a loro disposizione.

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Ai Comuni con meno di 30mila abitanti saranno invece dati fondi variabili in relazione alla popolazione, mentre complessivamente al Sud è attribuita una quota da 98,9 milioni di euro (contro i 62,5 del nord). Il 21 febbraio è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) che ripartisce il Fondo per la progettazione territoriale. Si tratta di 161.515.175 euro utili a rilanciare e accelerare la progettazione dei piccoli Comuni, delle Province e delle Città metropolitane delle regioni del Sud, Marche e Umbria, nonché dei centri delle aree interne.

Inoltre dal Pnrr la Puglia ha ricevuto 44,5 milioni di euro per gli interventi di bonifica e ripristino dei 'Siti orfani', cioè discariche e insediamenti produttivi abbandonati. «Una grande opportunità per il nostro territorio», commenta l’assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio. Per la Regione Puglia sono stati individuati 6 interventi, sui 10 presentati, che coprono una superficie di circa 10 ettari complessivi localizzati rispettivamente a Brindisi (impianto di discarica Rsu in località Autigno), a Lecce (ex inceneritore Rsu SASPI), a Santeramo in Colle (discarica abusiva), a Troia (ex Opificio I.A.O e Diso, ex Opificio Zincherie Adriatiche). Oggi la Giunta regionale ha approvato l’ordine di priorità degli interventi. «Il Pnrr rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio - dice Maraschio - utile per intervenire su importanti problemi ambientali aperti da molto tempo ormai. La messa in sicurezza dei siti da bonificare rappresenta un’azione fondamentale della mia azione politica e colgo l’occasione per ringraziare i miei uffici, che in tempi rapidi hanno fornito le proposte progettuali al Mite e per aver colto con spirito di servizio e dedizione l’importante sfida che ci aspetta per sfruttare al meglio le risorse del Pnrr». «Queste risorse - conclude - si vanno ad aggiungere agli oltre 250 milioni impegnati negli ultimi 5 anni per mettere in sicurezza il territorio dagli abbandoni di rifiuti, la bonifica di siti contaminati e per eliminare l’amianto».

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