Il caso

Il business immobiliare di Fiorella: l'immobile fantasma che potrebbe diventare villa in area vincolata

Massimiliano Scagliarini

La moglie di Caracciolo e l'atto di acquisto di un edificio crollato che però non esiste. Il villaggio della Boccuta sorge nell'area del parco dell'Ofanto

Quassù non si arriva per caso. Chi ci viene e non si fa spaventare dal cartello che segnala la proprietà privata vuole probabilmente vedere una delle due masserie fortificate rimaste nell’agro di Barletta. Qualcun altro, più fortunato, cerca invece tranquillità e riservatezza in uno degli angoli più belli della valle dell’Ofanto, zona sottoposta a tutela archeologica dove non si può spostare nemmeno un sasso. Ed è proprio qui, nella contrada La Boccuta, che dopo la vicenda della laurea falsa per il concorso in Aeroporti di Puglia potrebbe andare in scena un’altra strana storia in cui la politica si intreccia con gli affari privati di Filippo Caracciolo, il consigliere regionale che nonostante tutti i guai resta sempre l’uomo forte della politica locale. Stavolta, più che di lauree, si parla di ville in campagna da costruire lontano da sguardi indiscreti.

Bisogna partire da un atto di compravendita. Quello che il 4 dicembre 2023 un commercialista di Barletta, Dione Di Paola, ha stipulato con Carmela Fiorella, moglie di Filippo Caracciolo davanti al notaio Vittorio Fabbri di Trani. Un documento di poche pagine per acquistare a 4.950 euro un «manufatto diruto» nel piccolo villaggio della Boccuta. Un manufatto diruto altro non è che un edificio crollato, per il quale la legge ordinaria prevede – in determinate situazioni - la possibilità di ricostruzione: spetta al proprietario, però, dimostrare cosa c’era e quando è stato originariamente realizzato. Soprattutto in un’area sottoposta a tutti i vincoli del mondo...

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