LA CURIOSITA'
Quattordici vittorie su 18 partite come nel 1974 Il Bari dei record continua a collezionare successi
Floriano a rischio per un risentimento al polpaccio da valutare
A Cornacchini non interessano molto i record, poiché giustamente il tecnico biancorosso punta dritto alla promozione e non vuole distrazioni fin tanto che l’obiettivo non sarà raggiunto. Tuttavia, il suo Bari un primato storico lo ha comunque raggiunto. I galletti edizione 2018-19, infatti, hanno totalizzato 18 gare senza sconfitte eguagliando il record del 1974-75, quando in serie C la squadra all’epoca allenata da Luciano Pirazzini inanellò la stessa striscia positiva, dal primo al 18° turno. Quella squadra cadde alla 19a giornata, ultima di andata, a Salerno per 1-0. Se Brienza e compagni usciranno indenni pure dalla trasferta in programma domenica prossima a San Cataldo, allora diverranno un’unicità nei quasi 111 anni di storia del calcio barese. A proposito del capitano biancorosso: se il mancato utilizzo nell’ultima gara del 2018 contro il Roccella non gli era certo andato giù facilmente, anche ieri ha lasciato intendere di non aver gradito il cambio, avvenuto comunque sul 2-0. Una certa freddezza verso la panchina e un gesto anche abbastanza eloquente di disappunto non sono sfuggiti al popolo del San Nicola che gli ha tributato la consueta ovazione: gridando a gran voce il suo nome e subissandolo di applausi. Non esiste un caso: il tecnico Cornacchini ha pubblicamente elogiato il fantasista di Cantù nel post gara, così come da inizio anno ne rimarca l’importanza. Ma è altrettanto facile intuire che il numero dieci biancorosso voglia sentirsi ancora importante e, magari, ritrovare la migliore condizione accumulando minuti. Una cosa, però, è certa: in questo momento la classe di Brienza risulterà ancor più fondamentale sia perché il torneo entra nella fase decisiva, sia perché il Bari rischia di perdere Floriano. L’esterno ex Foggia ha lasciato il campo prima dell’intervallo per un risentimento al polpaccio che sarà valutato nelle prossime ore. Potrebbe trattarsi un problema di lieve entità. Ma è scontato che senza il suo uomo migliore nel dribbling, il genio di Brienza diventi una fonte di gioco irrinunciabile.