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«I Comuni pugliesi investano nella qualità dell'edilizia»

Le iniziative di sensibilizzazione ambientale di «Treno Verde» di Legambiente, che ieri ha fatto ancora tappa a Foggia

Il risparmio energetico della Puglia, con 12.124 interventi di efficientamento degli edifici, a fronte di quasi 80 miliardi di euro investiti, ammonta a 22,81 megawatt/ora all’anno. Ma si può e si deve fare di più considerata la necessità di raggiungere gli obiettivi fissati non solo da normative nazionali e sovranazionali ma soprattutto dall’ambiziosa (solo altre quattro regioni si sono poste un obiettivo superiore) pianificazione regionale che fissa il proprio traguardo a 12 milioni di kilowatt/ora su base annua. In questa corsa al risparmio pesa una quota di 158mila edifici residenziali, ovvero il 16,6% del patrimonio edilizio abitativo, che sono nella fascia energetica peggiore perché in stato mediocre se non addirittura pessimo.

È il quadro disegnato dai risultati della campagna Civico 5.0, illustrati nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione ambientale di «Treno Verde», che ieri ha fatto ancora tappa a Foggia. «Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e privato, spinta alle fonti rinnovabili, innovazione, mobilità sostenibile, sono le chiavi su cui puntare - ha spiegato il presidente regionale di Legambiente, Francesco Tarantini, che insieme alla responsabile energia dell’associazione ambientalista, Katiuscia Eroe ha illustrato il rapporto - per muovere progetti ambiziosi per raggiungere l’efficienza energetica. Prioritario in tal senso è il ruolo dei Comuni, è necessario che approvino regolamenti edilizi con aspetti di sostenibilità, così come ormai da tempo hanno fatto alcuni Comuni pugliesi. È il caso - ha ricordato Tarantini - del Comune di Bari, per esempio, che con il regolamento edilizio in vigore dal 5 Settembre del 2012, ha introdotto alcuni obblighi per la realizzazione di nuovi edifici e per le ristrutturazioni tra cui il corretto orientamento degli edifici, la schermatura delle superfici vetrate che riduca di almeno il 70% l’irradiazione solare nei mesi estivi, il recupero delle acque meteoriche e il risparmio idrico, l’obbligo di installazione di energie da fonti rinnovabili. Tutti parametri che vengono anche incentivati, se le prestazioni superano lo standard minimo obbligatorio, con la riduzione delle imposte e tasse comunali per i 3 anni successivi degli interventi di sostenibilità».

Politiche per l’efficientamento dunque, sull’onda di alcune buone pratiche che hanno già portato in Puglia risultati evidenti. «C’è poi l’esempio virtuoso - conferma Tarantini - del Comune di Peschici, premiato a bordo del Treno Verde, dove sono stati effettuati interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili e di adeguamento ed efficientamento energetico, e Aeroporti di Puglia, che ha voluto dare un’impronta verde all’intervento di riqualificazione dell’Ala Est dell’aeroporto di Bari, indirizzando il progetto verso un’architettura eco-compatibile. Questi sono solo alcuni esempi di come si possa davvero incidere sul benessere di tutti apportando seri benefici in termini di vivibilità e di risparmio economico».

Risparmio concreto come dimostra una l’indagine termografica realizzata da Legambiente a Foggia, prima dell’arrivo di Treno Verde, in quattro appartamenti di due condomini. «Sui quattro appartamenti - spiegano da Legambiente - i problemi sono evidenti e comuni: dispersioni termiche da strutture portanti, pareti perimetrali dei locali che danno sui balconi e solai. La distribuzione delle temperature sulla superficie opaca risulta disomogenea e molto spesso è visibile l’impronta rilasciata dai radiatori sotto le finestre. Nell’appartamento in cui è stata effettuata anche l’analisi dei consumi elettrici - concludono dall’associazione ambientalista - il risparmio per la famiglia potrebbe essere pari a circa il 16% dell’attuale spesa se si efficientassero i consumi attraverso la riduzione degli sprechi e la domotica, mentre fino al 75% se si effettuassero interventi, come il cappotto termico, volti a ridurre le dispersioni di calore». [g. arm.]

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