il caso
Bari, bimba di 3 anni a scuola con la marijuana
BARI - E’ arrivata a scuola col suo solito zainetto, ma tra le mani aveva una bustina 'sospettà. Quando, entrata in classe, l’ha consegnata alla maestra che ha aperto l'involucro, la donna deve essere rimasta sconcertata: la bustina conteneva esattamente una dose di marijuana.
Protagonista involontaria della vicenda è stata una bimba di soli tre anni che frequenta una scuola dell’infanzia al quartiere Libertà di Bari. La maestra ha subito informato la dirigenza scolastica che ha a sua volta telefonato alla polizia. Sul posto è arrivata una pattuglia della sezione Volanti che, ricostruito l’episodio, ha sequestrato la bustina e si è recata nell’abitazione dei genitori della piccola. In casa c'era solo il padre, un cittadino nigeriano incensurato di 31 anni, e la perquisizione nell’appartamento ha portato alla luce altri due grammi circa sempre di marijuana. L’uomo ha cercato di giustificarsi dinanzi agli agenti dicendo che la droga serviva per uso personale, ma intanto nei suoi confronti è scattata una denuncia in stato di libertà per detenzione di sostanze stupefacenti.
Ieri a Cerignola, nel Foggiano, era venuto alla luce un altro episodio di droga che aveva coinvolto piccoli in tenera età. un bimbo di 14 mesi ha rischiato di morire dopo aver ingerito in casa un pezzettino di hascisc scambiato per cioccolata. Il piccolo è ora ricoverato negli Ospedali Riuniti di Foggia ed è fuori pericolo. Il bimbo era stato ricoverato d’urgenza prima all’ospedale Tatarella di Cerignola per complicazioni respiratorie. Per le gravi condizioni era stato poi trasferito a Foggia dove, dagli esami clinici, è emerso che il bambino era risultato positivo al principio attivo della cannabis.
Paolo Melchiorre