BARI - Avrebbe dovuto essere pronto nel 2015: il ritardo è «solo» di due anni. Ma anche ora che l’Apulia Film House nato in Fiera del Levante sulle ceneri del glorioso Palazzo del Mezzogiorno è stato completato, nessuno si metta in fila: il «museo del cinema» non aprirà a breve. Anzi, probabilmente non aprirà mai.
Non sono infatti bastati i circa 4 milioni di euro di fondi strutturali spesi per la ristrutturazione, nell’ambito di un accordo di programma che ha coinvolto anche la Fiera (proprietaria dell’immobile). Apulia Film Commission, l’agenza regionale per il cinema, si era impegnata in cambio ad assumere dieci unità di personale dell’ente fieristico che dovevano essere destinate alla nuova attività. Mai assunti.
La Film House è pronta, anche se andrebbero sistemate le aree esterne. Perché non apre? Perché a nessuno è venuto in mente, prima di buttare i fondi della scorsa programmazione Ue 2007-2013 in una ristrutturazione, che doveva essere predisposto un business plan. L’idea infatti era di ospitare una collezione di pellicole storiche (la Cineteca lucana, che ovviamente resta saldamente in Basilicata) e di allestire un percorso espositivo multimediale destinato alle scuole: sia sulla storia del cinema, sia sfruttando «effetti speciali» simili alle proiezioni tridimensionali.
Già, ma quanto costa? Aprire la Film House richiederebbe circa 20-30mila euro al mese di spese vive. Soldi che Apulia Film Commission ovviamente non ha, visto che i finanziamenti regionali sono destinati solo al sistema degli incentivi. Ecco perché si è pensato a una gestione esterna, con un bando pubblico, la cui convenienza è tutta da chiarire: non si tratta di un vero e proprio cinema, non si capisce in che modo si possa ottenere un qualche tipo di ricavo dalla gestione della struttura. E a fronte dei dieci anni iniziali di comodato d’uso gratuito, ne sono già trascorsi quasi tre: per il momento la Fiera non ha concesso alcuna proroga. Nel frattempo i soldi sono stati spesi, il cantiere sta per essere riconsegnato, le porte rimarranno chiuse. Nel 2014 gli annunci encomiastici dell’Apulia Film House parlavano di una struttura che «andrà a perfezionare e completare il grande lavoro fatto in questi ultimi anni su cinema e audiovisivo in Puglia». Il risultato, come sempre, è sotto gli occhi di tutti.[m.s.]