Ilva

Emiliano a Calenda: quanto deve durare nostra pazienza?

BARI - «Quousque tandem abutere, Calenda, patientia nostra? Convoca il tavolo con Regioni e Comuni per definire piani industriali e ambientali». Così il presidente della Regione Puglia risponde, con un tweet, al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, a proposito dell’Ilva.

CALENDA A EMILIANO - «Caro @micheleemiliano «faremo causa" "faremo ricorso» ma farai anche qualcosa per risolvere problemi? Siamo pagati per questo». Così il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, risponde con un tweet al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a proposito dell’ annunciato ricorso contro il decreto per l’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata per lo stabilimento siderurgico dell’Ilva di Taranto.

CALENDA: PER AMMINISTRATORI PORTE APERTE - «Il Governatore della Regione Puglia, il Sindaco di Taranto cosi come gli amministratori e le Istituzioni locali di tutto il Paese interessate da gravi crisi industriali trovano sempre le porte aperte al Mise». Lo afferma il ministro Carlo Calenda, in merito alla richiesta del Governatore Michele Emiliano di associare la Regione Puglia alle trattative sindacali Ilva che riprenderanno la prossima settimana.
«Altra cosa - avverte però il ministro - è la presenza ai tavoli sindacali dove le parti devono negoziare in autonomia al riparo da condizionamenti politici esterni. Aspetto dunque il Governatore Emiliano al Ministero per un confronto quando potrà o vorrà».

CALENDA A GENTILONI: COINVOLGIAMO REGIONE PUGLIA - «Il sindacato sta facendo uno sforzo per consentire al presidente della Regione e al sindaco» di Taranto «di essere presenti al tavolo» e «mi auguro che Gentiloni e Calenda si rendano conto che vicende come questa non si possano affrontare nel silenzio di una trattativa tra governo e sindacati, come se la salute dei nostri cittadini non fosse coinvolta in questa vicenda».

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ospite questa mattina della trasmissione Omnibus su La7, parlando del tavolo tecnico sul piano industriale e ambientale dell’Ilva di Taranto.

«Quando chiedo di essere presente al tavolo in cui bisognerà discutere su piano industriale e piano ambientale - ha aggiunto - il ministro Calenda risponde che la legge non prevede la presenza del presidente della Regione Puglia e del sindaco di Taranto. Ma la legge certamente non vieta la nostra presenza. Infatti, noi siamo presenti in tutte le altre vertenze di lavoro che riguardano la Puglia, ma non al tavolo Ilva». «Ci auguriamo - ha concluso Emiliano - di poter partecipare al tavolo con i sindacati per definire sia il piano industriale e il tema esuberi, perché la Regione ha questa competenza, sia il piano ambientale».

EMILIANO: I COMMISSARI MANDATI VIA PERCHE' D'ACCORDO CON NOI -  «Bondi e Ronchi, che erano i commissari dell’Ilva, probabilmente sono stati fatti fuori da quel ruolo perché avevano in mente lo stesso progetto della Regione Puglia, di decarbonizzare l’Ilva. Anche perché in Puglia sta arrivando una valanga di gas con cui potremmo farlo e salvare la vita dei nostri bambini». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ospite questa mattina della trasmissione Omnibus su La7.
«Ci auguravamo - ha proseguito - che nel passaggio in cui Riva viene processato e passa l’Ilva in altre mani, partisse la decarbonizzazione della fabbrica, perché esistono possibilità di produrre acciaio senza l’utilizzo del carbone». «Eravamo convinti - ha concluso - che avrebbe acquistato la fabbrica chi aveva l’idea di produrre l’acciaio con modalità diverse». 

CALENDA A EMILIANO: QUANDO FAI CITAZIONI IN LATINO NON RIESCO A RESISTERTI - «Lunedì alle 15.00 insieme al Sindaco di Taranto. Quando fai le citazioni in latino non riesco a resisterti». Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, portando avanti un confronto a distanza a colpi di tweet con il presidente della Regione Puglia, sull'Ilva, risponde alla richiesta di Michele Emiliano di convocare il tavolo con Regioni e Comuni per definire piani industriali e ambientali. Emiliano lo aveva sollecitato scrivendo in latino: "Quousque tandem abutere, Calenda, patientia nostra?».

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