L'operazione nei giorni scorsi

Scu, Riesame Lecce annulla ordinanza arresto: liberi in 5

LECCE - Il Tribunale del Riesame di Lecce ha annullato un’ordinanza di custodia cautelare per cinque indagati, tutti del Brindisino, coinvolti in un’inchiesta in cui, nei giorni scorsi, sono state arrestate 50 persone. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di droga, un omicidio e un attentato dinamitardo ai danni di un carabiniere. I cinque indagati sono stati scarcerati.

Alcuni di loro sono ritenuti presunti esponenti della Sacra corona unita, accusati di associazione mafiosa. I cinque, assieme ad altri indagati, sono stati nuovamente arrestati, dopo la scarcerazione disposta dal Riesame nel dicembre 2016, il 20 settembre scorso dal Gip di Lecce, Vincenzo Brancato.

Nell’ambito di questa inchiesta nel dicembre scorso era stato eseguito un primo provvedimento restrittivo chiesto dalla Dda di Lecce e disposto sempre dal Gip Brancato. La misura cautelare era poi stata annullata dal Tribunale del Riesame per difetto di motivazione autonoma.

In seguito alle prime scarcerazioni il ministero della Giustizia aveva avviato accertamenti. Analoga questione, quella della mancanza di motivazione autonoma, è stata riproposta dalla difesa, con riferimento alle esigenze cautelari, nell’udienza celebrata ieri dinanzi al Tribunale della 'Libertà', che ha disposto le 5 scarcerazioni ed ha confermato una sola misura cautelare. Le motivazioni del provvedimento si conosceranno tra 45 giorni.

Nei prossimi giorni, invece, sono fissate altre udienze per la trattazione di ricorsi basati su questioni formali. Sarà valutata anche la posizione del presunto autore dell’omicidio di Antonio Presta, figlio di un collaboratore di giustizia, ucciso a San Donaci nel settembre del 2012.

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