Arrestato un 39 enne

Pistole, bombe e divise dei Cc un altro arsenale nel Foggiano

Nicola Pepe

Ennesima operazione dei Carabinieri nel giro di pochi giorni: sale a 7 il numero di pistole recuperate.

NICOLA PEPE

Terzo sequestro di armi in pochi giorni da parte dei Carabinieri nel Foggiano. Grazie ai rinforzi garantiti dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, per dare una risposta "durissima" dello Stato alla strage di San Marco in Lamis, i militari dell'Arma hanno arrestato un pregiudicato a Lesina che custodiva una vera e propria santabarbara: pistole, munizioni, bombe e persino uniformi dei Carabinieri. Particolare non di poco conto che fa crescere il sospetto di come i clan del Gargano intendano perseguire ogni mezzo per imporsi sui rivali spacciandosi anche per rappresentanti delle Forze dell'ordine.

In manette è finito il 39enne, Luigi Di Palma ristoratore e pregiudicato: nel corso di uno dei controlli a largo raggio, all'interno di un garage di sua proprietà, in via Pineta, i militari hanno recuperato: due uniformi complete tipo Arma dei Carabinieri; sette pettorine con la scritta "Carabinieri" in uso ai reparti investigativi; una pistola semiautomatica Beretta calibro 7.65, una pistola semiautomatica marca Smith & Wesson calibro 9x19; un silenziatore per pistola, 46 cartucce calibro 7,65, 35 cartucce calibro 38, due ordigni di fabbricazione artigianale (oltre 4 chili), caricati a polvere pirica e con inneschi elettrici, 8 chili di marijuana, 17 ovuli di hashish, 91 telefonini, una paletta con la scritta "Polizia municipale di San Severo", due passamontagna, due maschere di carnevale.

Di Palma è finito in carcere mentre le armi saranno sottoposte a perizia balistica per verificare l'eventuale impiego in altri episodi criminosi. Contemporaneamente a lui è stato arrestato anche un 26enne, Girolamo Perna, 26 anni, trovato in possesso di un fucile rubato 20 anni fa ma perfettamente funzionante: il giovane è sfuggito a due agguati.

Gli arresti i sequestri seguono quello di Torremaggiore, in cui è stato scoperto un commando (recuperate tre pistole) in procinto di fare un agguato, e il recupero di altre due pistole a Cerignola. Operazioni che indubbiamente fanno pensare a una strategia investigativa chiara e che probabilmente potrebbe portare a nuovi sequestri nei prossimi giorni. Troppe coincidenze per non dire che tali sequestri non rientrino in una cornice di indagine ben delineata. Aspetto che va a braccetto con il particolare della «scomparsa» dei sicari e di personaggi di spicco delle varie organizzazioni.

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