Il procedimento al Csm

Emiliano: «Se per me Parlamento cambierà le regole mi atterrò»

«Oggi devo difendermi dalla accusa disciplinare di avere fatto politica come ogni altro cittadino italiano, esercitando il mio diritto come previsto dall’art.51 della Costituzione, che ho sempre rispettato mettendomi in aspettativa senza stipendio sin dal 2003. Se a causa della mia candidatura a segretario nazionale del Pd il Parlamento sentirà la necessità di cambiare queste regole, io mi atterrò alle nuove regole senza esitazioni».

E’ un passaggio di un lungo post su Facebook con il quale il governatore pugliese Michele Emiliano interviene sul procedimento in corso al Csm sull'incompatibilità della sua iscrizione ad un partito.

«Personalmente - aggiunge - sono d’accordo che un magistrato in aspettativa, dopo avere svolto ruoli politici nazionali, non possa rientrare in magistratura e che debba essere destinato ad incarichi equivalenti in altri ruoli della pubblica amministrazione. Ma questa è un’altra questione».

«Sono e saró sempre in fondo al mio cuore un magistrato - scrive il Governatore - Sono orgoglioso di esserlo e di avere indossato la toga di Pubblico Ministero in tanti processi di mafia che hanno liberato la mia terra dal giogo opprimente di chi voleva intimidirla ed assoggettarla. Ho poi compreso che le ragioni di tanti crimini e della stessa difficoltà di cambiare il destino dei bambini dei quartieri più difficili delle nostre città stava nelle insufficienze della politica. È per questo - aggiunge - che ho accettato 13 anni fa di candidarmi a sindaco di Bari e di iscrivermi ad un partito politico».

«Non è mai accaduto nella storia d’Italia che a un cittadino sia vietato di fare politica. È successo a me». Così il candidato alle primarie per la segreteria del Partito democratico e presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha commentato la contestazione rivoltagli dalla Procura generale della cassazione, per cui candidandosi alle primarie ha violato il divieto a iscriversi ai partiti politici.

Un magistrato non può fare politica? «Non è così - ha concluso a margine della sua visita alla stand della Puglia in occasione della Bit a Milano - adesso staremo a vedere con fiducia».

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