L'icona gay barese
Il film su «Varichina» in finale ai Nastri d'argento
Il docufilm «Varichina - La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis» di Mariangela Barbanente e Antonio Palumbo, prodotto da Apulia Film Commission (nell’ambito del Progetto Memoria) e distribuito da Ismaele Film, è ufficialmente nella cinquina finalista dei Nastri D’Argento 2017, nella categoria «Docufilm». Ne dà notizia un comunicato in cui si ricorda che i premi, assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, verranno consegnati il 3 marzo alla Casa del Cinema di Roma. «Varichina» è in programmazione all’Apollo 11 di Roma (per la quarta settimana) e dal 2 marzo prossimo sarà anche al cinema Norba di Conversano. Presto, aggiornamenti su altre città dove si potrà fare la conoscenza di «Varichina», interpretato da Totò Onnis.
Intanto mercoledì 1 marzo, al cinema Boldini, a Ferrara, alle 21 ci sarà la proiezione speciale del film. Seguirà il dibattito con il pubblico alla presenza dei registi e di Nicole De Leo, presidentessa del M.I.T. Movimento di Identità Transessuale, orginaria di Bari, testimone dell’aria che si respirava nella città negli anni di Varichina.
Un’opera ispirata alla vita di Lorenzo De Santis, soprannominato «Varichina», icona trash tra gli anni '70 e '90 a Bari, incarnata dall’attore barese Totò Onnis. Il primo ad urlare la sua diversità in un momento in cui non era facile farlo. Una vita la sua senza privilegi: faceva il posteggiatore abusivo, puliva i bagni pubblici, era stato chaperon di prostitute e prima ancora venditore di candeggina porta a porta, da cui il suo soprannome. Scomparso nei primi anni del 2000 è ancora molto presente nella mitologia popolare della città. "Varichina - La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis» è stato in concorso, ricevendo grandi apprezzamenti, al Biografilm Festival di Bologna (2016), ha avuto una menzione speciale al Forence Queer Festival di Firenze (2016) e il Best documentary al Serile Filmului Gay Festival di Cluj (Romania)