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Assistenza agli anziani arriva la svolta hi tech
LECCE - Dall’Università di Lecce un importante contributo alla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche per il controllo e l’assistenza domiciliare degli anziani a “distanza”.
Proprio in questi giorni, infatti, si è conclusa la sperimentazione presso il Centro di ricerca dell’Università del Salento (Cnthi) di una serie di strumentazioni nate all’interno del progetto “Active Ageing at Home”, approvato dal Miur nell’ambito del cluster nazionale “Tecnologie per gli Ambienti di Vita”. Si tratta di un programma che coinvolge diverse aziende private ed istituti di ricerca, tra cui E-Result ed Exprivia, il Cnr-Imm di Lecce, l’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare, l’Istituto nazionale di ottica, l’Istituto di scienza e tecnologie dell'Informazione, l’Inrca di Ancona, l’Università di Trento e il Centro sulle nuove tecnologie per l’handicap e l’integrazione dell’Università del Salento, diretto dalla professoressa Stefania Pinnelli.
La sperimentazione riguarda in particolare un sistema di visione artificiale per la rilevazione della caduta in ambienti domestici, insieme ad un sistema per la rilevazione della caduta e della postura sia in casa che fuori dalle abitazioni mediante sistemi inerziali che possono essere “indossati” proprio come un abito e rilevati da sistemi di controllo remoti. La sperimentazione, condotta da un gruppo di lavoro coordinato dalla professoressa Pinnelli, coinvolge attivamente tesisti e tirocinanti che studiano le tecnologie a supporto delle situazioni di svantaggio, per favorire procesi di inclusione e di partecipazione sociale.
La ricerca di forme adeguate e sostenibili di promozione del benessere e di tutela della salute delle persone anziane, spiega la professoressa Pinnelli, è ormai un punto centrale dell’agenda delle politiche pubbliche, tra le cui finalità vi è lo sviluppo e l’utilizzo di nuove tecnologie che permettano ad anziani e a persone disabili di vivere in casa, migliorando la loro autonomia e garantendo buone condizioni di sicurezza. Per supportare l’invecchiamento attivo della popolazione, l’Oms ha delineato una cornice strategica, indicata con il nome di Active Ageing. Salute, autonomia, indipendenza e qualità della vita sono i pilastri fondamentali dell’Active ageing. In tale cornice, spiega la docente, le tecnologie informatiche, domotiche e assistive, rappresentano un’ottima opportunità di miglioramento della vita della persona. Il progetto, dunque, si pone l’obiettivo di realizzare servizi per persone anziane finalizzati al miglioramento della qualità della vita, tramite l’impiego di soluzioni Itc fisse e mobili. Lo scopo, migliorare il senso si sicurezza e il comfort percepito da soggetti anziani autosufficienti nell’ambiente domestico.