L'azienda di climatizzazione nata nel 1995

Bari, multinazionale americana acquisisce la Thermocold

La Puglia e la zona industriale di Bari continuano ad attrarre investimenti esteri, grazie alla presenza di un tessuto manifatturiero di rilievo nazionale e di un contesto avanzato che offre manodopera qualificata, centri di ricerca all’avanguardia, buone infrastrutture di comunicazione e di insediamento, incentivi regionali. Pertanto non dovrebbe destare più alcuna sorpresa che industrie localizzate nell’agglomerato Bari-Modugno - dopo essere state valutate da potenziali acquirenti stranieri mediante accurate due diligence degli asset tecnologici, di mercato, patrimoniali ed economico-finanziari - stiano per essere acquisite da gruppi di maggiori dimensioni che vogliono arricchire il loro cartello produttivo. È un riconoscimento dell’eccellenza di queste nostre medie imprese che - entrando nel perimetro societario di una multinazionale - sono destinate a rafforzare ulteriormente la loro proiezione sui mercati soprattutto esteri.

È il caso della Thermocold, impresa leader nell’Italia meridionale nel settore della climatizzazione e del condizionamento, di proprietà dal 1995 di imprenditori veneti, in joint-venture con operatori baresi, che hanno definito un pre-closing di vendita della società con una multinazionale statunitense del settore, la Trane - facente parte a sua volta del gruppo Ingersoll Rand - cui l’azienda insediata a Bari aveva già fornito negli ultimi anni una vasta gamma di macchinari, facendosi in tal modo apprezzare per la qualità dei suoi prodotti. «Credo che si possa essere soddisfatti di questa nuova attenzione rivolta ad un’impresa del Barese - ha dichiarato il prof. Federico Pirro dell’Università di Bari che stava seguendo da tempo la vicenda in stretto contatto con il management aziendale - perché dimostra ancora una volta la vitalità della nostra area industriale, in cui è bene ricordare che sono localizzate oltre venti multinazionali, tedesche, canadesi, statunitensi, svedesi, cui ora si aggiungerà un’altra società americana».

La Thermocold - dopo aver superato la fase più dura della recessione 2009-2013 con una profonda ristrutturazione aziendale che ne ha potenziato in ogni caso gamma e livello tecnologico delle sue macchine, favorendone così un riposizionamento competitivo sul mercato - occupa oggi circa 60 addetti altamente qualificati, ha chiuso il bilancio 2015 con 12 milioni di fatturato, continua a svolgere intense attività di ricerca grazie a programmi finanziati dal Ministero dello Sviluppo e nel suo comparto ormai da anni è divenuta a livello nazionale una delle società più competitive, producendo strumenti per la climatizzazione e il condizionamento a tecnologia avanzata venduti in Italia e all’estero. Compongono il cartello merceologico della società, fra gli altri, refrigeratori aria-acqua, refrigeratori acqua-acqua, motoevaporanti a condensazione remota, pompe calore aria-acqua, pompe calore reversibili acqua-acqua, fan coil, condensatori remoti polivalenti acqua-acqua-impianti a 4 e 6 tubi, etc.

La società è guidata da molti anni dall’Ing.Gianni Renna, un manager pugliese di elevato standing professionale, laureatosi all’Università di Bari, con una lunga esperienza nel settore del condizionamento in società del Nord che poi ritornò nella sua terra a guidare la Thermocold quando nella sua compagine azionaria entrarono imprenditori veneti. Ed è stato lo stesso Ingegner Renna a porre le basi per questa apertura al capitale americano che viene così a rafforzare la presenza statunitense nell’apparato industriale barese, dopo la GeOil&Gas Nuovo Pignone, operante nel settore delle pompe, valvole e sistemi per l’energia e la Owens Illinois che produce contenitori in vetro cavo.

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