politica
Boccia: non rivoterò Renzi nel Pd sostengo Emiliano
BARI - «Facciamo il Congresso mentre Gentiloni mette un pò di toppe sulla scuola, sugli enti locali e sul fisco. E andiamo a votare a scadenza naturale. Vorrei semplicemente fare il Congresso del Pd, magari con un altro candidato. L’unica certezza è che non rivoterò Renzi». Lo ha detto il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), parlando con i giornalisti a Bari. «Ho votato» Renzi, ha aggiunto Boccia, «abbiamo provato, ha avuto una delega in bianco e si è giocato le sue chance. Fossi in lui - ha concluso - sosterrei un’altra idea di Pd che sta a sinistra».
Per il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), il governatore pugliese Michele Emiliano «è un patrimonio della sinistra italiana», e lo sosterrà «se dovesse candidarsi» per succedere a Matteo Renzi alla guida del Pd. «Emiliano uno di quelli in grado di compattare la sinistra: quando ci sarà un Congresso - ha sottolineato Boccia - deciderà e spero possa decidere di sì. Sono tra quelli che si augura la decisione possa essere affermativa perché c'è bisogno di personalità come Emiliano».
«Ma - ha proseguito - ce ne sono anche altre: ci sarà Rossi, ci saranno altri candidati». «Se vince Renzi - ha sottolineato Boccia - sarà rilegittimato dal Congresso, però avrà un mondo intorno a sé che semplicemente deve rispettare e ascoltare. Magari la prossima volta va meglio il governo del Paese». «Ovviamente - ha concluso - io spererò che a vincere sia l’idea che stiamo portando avanti con Emiliano e tanti altri, di un Pd largo, ampio e di sinistra».
EMILIANO PREMIER? PRESTO PER DIRLO - «Non lo so, è presto per dirlo. Nel senso che ora dobbiamo semplicemente provare a fare aprire il Pd, a fare un Congresso, poi i Congressi bisogna vincerli». Così il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), ha risposto ai giornalisti che, stasera a Bari, gli chiedevano quanto possa essere realistica l’ipotesi di Michele Emiliano (governatore della Puglia e possibile sfidante di Renzi alla guida del Pd) presidente del Consiglio.
IL PD NON E' DI RENZI - «Siccome il Pd non è di sua proprietà, perché noi non abbiamo la 'Casaleggio associati' come nostro proprietario», Renzi «deve semplicemente consentirci di fare un Congresso», ha spiegato Boccia. «Noi - ha proseguito - ci confronteremo. A me piacerebbe avere una coalizione ampia a sinistra, a lui forse no: probabilmente la vorrebbe al centro con Verdini». «Ci saranno due, tre, quattro mozioni - ha concluso Boccia - poi qualcuno vince e qualcuno perde, e chi vince deve essere sostenuto da chi perde».