Capitanerie
A Bari mega-stazione satellitare Galileo
BARI - Nuove tecnologie funzionali a fornire, in modo rapido, dati di localizzazione delle imbarcazioni in mare e delle persone in pericolo ovunque alle squadre impegnate in operazioni di ricerca e soccorso. E’ ciò che caratterizza il «Mission control center and local user terminal Galileo», integrato alla stazione satellitare di Bari. Un sistema di localizzazione inaugurato oggi, nella sede della direzione marittima, che rappresenta una implementazione dei mezzi di localizzazione e soccorso precedenti. A differenza del passato, il sistema «Galileo» è in grado di localizzare con "un’approssimazione al metro» il natante in difficoltà. Una tecnologia che, è stato reso noto, azzera quasi del tutto i margini di errore riducendo i tempi di soccorso.
«Un sistema - ha detto oggi l’ammiraglio Domenico De Michele, direttore marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica - che ci fornisce il nome e il cognome di chi chiede soccorso e il tipo della tipologia dell’emergenza». Questo -è stato evidenziato - grazie a segnalatori satellitari, obbligatori a bordo delle navi e degli aerei, che possono essere azionati dalla mano dall’uomo, ma anche di default in caso di affondamento o di impatto. Ma sono stati presentati anche segnalatori portatili, per esempio d’aiuto a chi pratica sport in montagna. In caso di necessità l’alpinista o lo sciatore lo attiva e il soccorso parte immediatamente.
La differenza sostanziale, rispetto al passato, sta nel numero e nella tipologia dei satelliti impiegati per il controllo dell’area geografica di competenza della stazione italiana: 75 dedicati in modo esclusivo al sistema Galileo. Minuto dopo minuto sono in grado di mappare i 20 paesi afferenti al progetto, garantendo una copertura totale delle aree di competenza, in tempo reale e con il massimo della precisione.
"Il futuro è Galileo», ha detto con orgoglio il comandante della stazione satellitare Pantaleo Dell’Olio durante la presentazione delle nuove tecnologie. Un progetto al quale avevano aderito 13 stazioni di sperimentazione, oggi rimaste solo in cinque. E quella barese - è stato detto - è la più grande a livello mondiale. All’inaugurazione della stazione satellitare, ubicata nella sede della Direzione della Protezione civile all’interno della Direzione marittima di Bari, hanno partecipato, tra gli altri, i vertici delle forze dell’ordine del territorio, il procuratore capo di Bari, Giuseppe Volpe, e il prefetto Carmela Pagano.
Il compito di inaugurare la stazione, con il tradizionale taglio del nastro, è stato affidato a Lino Banfi, ambasciatore italiano dell’Unicef, nominato dall’ammiraglio De Michele 'Guardia costiera ad honorem'. 'Nonno Liberò, dal canto suo, nel ringraziare per l’onorificenza ricevuta, ha confessato di non sapere nuotare, ma di avere ancora tempo per imparare.