Molfetta riprende fiato ma c'è la prova Perugia

Il brasiliano Veloso in regia varia il palleggio, attacco più efficace

di MARIANNA LA FORGIA

MOLFETTA - La bacchetta magica non ce l’ha nessuno e nemmeno l’allenatore astigiano Flavio Gulinelli, arrivato a Molfetta per prendere il posto di Vincenzo Di Pinto due giorni prima del match contro la Biosì Indexa Sora e subito gettato nell’arena del torneo.

Buona la prima - Un esordio battezzato con un successo tondo, il secondo per i biancorossi. Certo, la sfida non era di quelle impossibli. E forse ci sarebbe stato un esito felice anche a panchina immutata. Ma il successo di ieri ha dato molti spunti positivi: il gruppo ha dato l’impressione di aver ripreso a contare su tutto il team, sulle proprie capacità, a fidarsi di se stesso.

Diverso ed efficacePontes Veloso più impegnato a variare il gioco. Maggiore attenzione al cambio palla. Più efficacia nel contrattacco. Alternative all’attacco. Insomma, contro Sora si è visto un Molfetta diverso. Forse perché lo imponeva il calendario (contro l’ultima in classifica). Forse perché con un allenatore nuovo c’è un nuovo passo da segnare. Forse perché lo imponeva l’amor proprio. Fatto sta che questi tre punti non dovevano andare agli avversari. E così è stato. Cambia il modo di giocare del palleggiatore Pontes Veloso, molto più vario e attento alla disposizione degli avversari: ne beneficia il gioco d’attacco dell’Exprivia e dell’opposto Sabbi in particolare che raggiunge il 100% di attacco nel primo parziale con i 9 punti messi a terra e un ace.

Coro intonato - Il cambio palla dei pugliesi va molto meglio così come la ricezione: i ragazzi fanno un buon lavoro corale, Gulinelli non risparmia le sue dritte durante il gioco e i ragazzi sembrano giocare come se avessero addosso gli occhi di tutto un PalaPoli assetato di risultati.

Primo set Sora non riesce a stare dietro ai padroni di casa (8-3; 15-12; 23-17) anche se il palleggiatore laziale Seganov fa svegliare il centro con due veloci d’antologia messe giù dall’ex Andrea Mattei. Molfetta però non sembra sentire il fiato sul collo anche sul 15-12 e con la calma di chi la sa lunga, si avvia a conclusione set con la consapevolezza di chi sa di aver fatto metà del proprio dovere.

Secondo set - Subito il tocco biancorosso: Molfetta comincia molto bene, lì dove aveva lasciato; i momenti di poca lucidità sono pochi, Polo e Di Martino fanno grande il centro molfettese, Rosso e Kalinin tirano fuori dal cilindro dei colpi da maestri in forte avvicinamento ai pugliesi con il 18-17 e il pari 18. Il gruppo ospite ci crede e c’è da dargli merito ma stasera è la festa dei biancorossi e Sabbi rimette a posto il quadro con il 19-18 smarcato con astuzia da Pontes Veloso fino a tracciare la via in discesa per il 2-0 molfettese.

Terzo set Non c’è da sbagliare e si ricomincia con un netto vantaggio dell’Exprivia (7-4; 14-8), una più attenta cura nelle coperture apre la strada alla sicurezza dell’attacco lanciato verso la strada del successo: al 18-9 anche l’allenatore molfettese si lascia trasportare dall’entusiasmo del momento, dal vedere quanta carica il gruppo è riuscito a sprigionare in una partita che significava ripartire da zero. Sora ammaina la bandiera, si fa travolgere dal momento ok dei pugliesi, rinati almeno nella testa. Il punteggio pieno stasera è roba pugliese.

Sfida impossibile - «C’è da applaudire all’atteggiamento e all’aiuto che tutto il gruppo mi ha dato in questi giorni – ha detto l’allenatore dell’Exprivia -: hanno fatto una partita molto concreta vincendo meritatamente. Ora dobbiamo continuare con questa mentalità. Perugia? Se fosse tutto facile non mi avrebbero chiamato». Ancora non ci sarà tempo per allenarsi di continuo per una settimana intera, per coach Gulinelli, perché il calendario chiama: dopodomani, mercoledì, turno infrasettimanale contro lo squadrone della Sir Safety Conad Perugia, in Umbria. Una partita tutta da seguire, banco di prova impossibile, almeno sulla carta.

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